Santuari Siciliani

Santuario di Santa Maria della Cava, Marsala

Oggi vi parliamo del Santuario di Santa Maria della Cava presso Marsala. L’origine del culto risale al 1518 quando, dopo 4 anni di scavi, venne rinvenuta la statuetta di 18 centimetri della Madonna della Cava, allora detta Madonna della Grotta, proprio dove indicato in sogno al frate agostiniano Leonardo Savina.

Nella grotta vicina al ritrovamento, in seguito ai primi miracoli compiuti in favore della popolazione locale, cominciarono ad adunarsi i fedeli. Per offrire alla Madonna della Cava un luogo di culto più degno ed accogliente per le fila dei devoti che si andavano infoltendo iniziarono i lavori per l’edificazione di una chiesa. Tali lavori si conclusero intorno al 1628: quando la chiesa venne anche fornita di una campana. Giacché il culto stava attirando sempre più fedeli la chiesa venne ulteriormente ampliata nel 1670.

Nel frattempo era stata eretta anche la chiesa del Convento dei Padri Basiliani, passata poi ai Padri Gesuiti nel 1550. L’11 gennaio del 1693, il 1° settembre del 1726, il 18 maggio 1828 ed il 16 agosto 1925 si annoverano quattro miracolosi interventi provvidenziali per salvare i marsalesi dai terremoti. Nel 1730 il Rev. Padre Antonio Amato coprì la campana con un nuovo campanile. Ma è nel 1788 che il Notato Ludovico Antonio Donatoelesse la Madonna della Cava, Patrona principale e speciale protettrice della Città” formalizzando istituzionalmente il grande legame che univa il popolo marsalese alla Madonna e sancendo che il giorno di festa sarebbe stato il 19 gennaio: giorno del ritrovamento della statua.

Fino al 1788 sullo stemma comunale si leggeva “Mater Domini – Sigillum Universitatis” con l’antica immagine della Madonna della Grotta, ancora visibile sull’arco d’ingresso del Comune. Nel 1850 principiarono i lavoro di riedificazione della chiesa caduta in seguito al terremoto del 1828, conclusisi poi nel 1859. In seguito ai bombardamenti dell’11 maggio 1943 la chiesa venne rasa al suolo e i devoti marsalesi dovettero attendere il 1998 per la riapertura della Cripta. Nel marzo del 2017 il Rettore del Santuario Don Giacomo Putaggio scoprì poi, dietro un piccolo altare laterale, un affresco di Madonna col Bambino del 1536. In seguito al lavoro certosino di un giovane gruppo di speleologi l’affresco venne fatto esporre. L’affresco è stato poi restaurato nell’ottobre del 2018 dalla dottoressa Rosalia Teri.

Ringraziamo Don Giacomo Putaggio, per la grande disponibilità e proficua collaborazione.

 

Andrea Santoro

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