Borghi Siciliani

San Marco D’Alunzio

Oggi ti parleremo del borgo di San Marco D’Alunzio, uno dei borghi più belli d’Italia, situato in provincia di Messina. Il borgo occupa una posizione molto strategica, si erge infatti sul monte Castro, dominando il tratto della costa tirrenica che va da Capo d’Orlando a Cefalù. Esso funge anche da passaggio per le selve dei monti nebroidei.

A scrivere le prime pagine della storia del borgo furono i Greci che fondarono la colonia di Alontion nel quarto secolo a.C. La colonia greca era talmente ricca che giunse a battere moneta propria. Di questo splendente periodo, rimangono notevoli testimonianze archeologiche come il tempio di Ercole. Perdura poi la sua centralità nel mondo romano, quando si sviluppa ulteriormente non solo dal punto di vista economico ma anche da quello artistico. Fanno infatti scandalo le famose Verrine di Cicerone in cui si elencavano i beni e le risorse aluntine di cui si era indebitamente appropriato Verre.

San Marco D'Alunzio
Foto Instagram di Mauro Galeano (maurophotodiver)

Troviamo notizie del municipium Aluntium anche nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. In seguito alla caduta dell’ormai fragile impero romano d’Occidente, il dominio del territorio passa ai Bizantini prima, che nominano la cittadina Demenna, e  agli Arabi poi, che la fortificarono e la elessero a centro amministrativo per l’areale denominato Val Demone.

Anche i Normanni riconobbero la preziosa posizione del centro e decisero di partire da qui per la conquista di tutta la Sicilia araba. Qui costruirono infatti un castello fortificato per rendere il luogo una roccaforte inoppugnabile che diverrà poi la sede, nel 1115, del municipio. Non a caso infatti il nome del borgo cambia in San Marco giacché i conquistatori normanni volevano rievocare la cittadina di San Marco. Si tratta del primo successo militare dei Normanni in Calabria dal quale partirono per conquistare tutta la Calabria e giungere in Sicilia. Sotto gli Altavilla viene  inoltre edificato il monastero delle monache benedettine che oggi ospita il museo della cultura e delle arti figurative bizantine e normanne, con l’annessa chiesa del Santissimo Salvatore.

Dal dodicesimo fino al quattordicesimo secolo San Marco appartiene agli Aragonesi prima del passaggio ai Filangieri, nota famiglia nobile italiana. Occorre aspettare il 1862 per la delibera del Consiglio comunale di rinominare il borgo San Marco D’Alunzio riallacciando così l’antico legame con gli antenati greci e romani. Altro esempio della grande architettura bizantina è la chiesa di San Teodoro, a croce greca. Al suo interno ci sono moderne decorazioni a stucchi risalenti al diciottesimo secolo, e la chiesa dell’Annunziata, di origine ancora più antica, di impianto paleo-cristiano.

Della chiesa del Santissimo Salvatore, alla quale abbiamo accennato prima, sono rimaste all’interno le colonne, con capitelli in pietra decorati con delicati motivi bizantini a palma. Certamente non possiamo dimenticare la Chiesa madre dedicata a San Nicola di Bari e la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, edificata in pietra e marmo locale, il pregevole marmo rosso di San Marco D’Alunzio.

Il borgo è ricco di tanti altri piccoli tesori come la chiesa di San Basilio di origine medievale che conserva al suo interno affreschi bizantini di alta fattura inseriti nel circuito museografico del Museo della Cultura e delle Arti Figurative Bizantine e Normanne. La chiesa conserva inoltre al suo interno la statua lignea di San Basilio Magno, protettore di San Marco D’Alunzio, festeggiato il 2 agosto, e realizzata nel diciassettesimo secolo dalla famiglia Li Volsi di Tusa.

San Marco D'Alunzio
Foto Instagram di Mauro Galeano (maurophotodiver)

San Marco D’Alunzio vanta inoltre un museo brasiliano, unico per il suo genere in tutta l’Italia meridionale. Allestito presso il Convento dei Frati Minori Cappuccini che conserva al suo interno reperti fossili e minerali ma anche elementi etno-antropologici. Dell’epoca classica rimane ancora una necropoli costituita da 47 sepolture, inumazioni quasi sempre prive di copertura, sovrapposte l’una all’altra. In una di questa tombe priva di corredo vascolare, era stato rinvenuto uno strumento musicale a corde,il trigonon, di cui restano labili tracce. In un’altra, risalente alla metà del terzo secolo a.C. è stato rinvenuto il kòttabos. Questo è uno strumento ludico rinvenuto qui in Sicilia per la prima volta, utilizzato per i giochi di ebbrezza dei simposi.

Ti segnaliamo inoltre che dall’8 al 10 dicembre si svolge “San Marco D’Alunzio Paese Presepe”. L’iniziativa vede coinvolta tutta la comunità aluntina e consiste nell’esposizione di presepi in tutte le chiese e nel centro storico. La manifestazione prevede inoltre la possibilità di far partecipare i visitatori a giochi ludici, come il tiro con l’arco. Comprare nelle coloratissime bancarelle prodotti tipici enogastronomici aluntini come i salumi e i formaggi nebroidei. Degustare il buonissimo pane fritto, i maccheroni al ragù ed altre delizie come il simbolo per eccellenza della Sicilia, il Cannolo.

Cosa Aspetti?

 

Andrea Santoro

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