Curiosità Siciliane

Poggioreale finisce nella locandina di One Piece 2

one piece 2 copertina netflix
Una città fantasma, un sogno di carta e un immaginario globale che, per una volta, sceglie la Sicilia come porta per l’avventura.

Ci sono luoghi che non chiedono attenzione: te la tirano addosso. Poggioreale è uno di questi. Un paese fermo al 1968, con le case spaccate dal terremoto e il vento che, passando tra i muri, sembra ripetere storie che nessuno ha più il coraggio di raccontare.

one piece 2 . Poggioreale
One Piece.  Seconda Stagione copertina netflix

E poi, all’improvviso, succede qualcosa di inaspettato. Una locandina internazionale della seconda stagione di One Piece, quella che milioni di fan aspettano come un bambino aspetta l’estate durante l’anno scolastico. Una copertina che ha la forma di un portale: il set devastato, le strade silenziose, la pietra consumata. E un gruppo di protagonisti in controluce sullo sfondo, come se stessero per entrare in un mondo che non è solo fantasy ma profondamente, ostinatamente reale.

La Sicilia, ancora una volta, diventa scena e simbolo.

Non la Sicilia da brochure,  mare, arancini e tramonti già visti, ma quella ruvida, piena di contraddizioni, che ti guarda dritto negli occhi. Quella che ha imparato a convivere con la bellezza e con le crepe.

Perché Poggioreale non è solo un paese fantasma: è una metafora di ciò che cerchiamo tutti. Un posto ferito, ma non sconfitto. Un posto dove si entra per caso, ma da cui si esce un po’ cambiati.

E forse è per questo che l’immaginario di One Piece veste questi luoghi così bene. Perché l’avventura, quella vera, nasce sempre da qualcosa che è già stato rotto. Da un passato che scricchiola, da crepe mai riparate. Da una ricerca che non sai dove ti porterà. La Sicilia, da parte sua, osserva in silenzio.
Si lascia fotografare, reinterpretare, trasformare in simbolo. E mentre il mondo si chiede dove sia Poggioreale, lei sorride sotto i baffi. Perché certe storie, per quanto globali, hanno sempre un cuore locale. E questo cuore, oggi, batte qui.

 

 

Andrea Barbaro Galizia

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