Casa Florio, Palermo
Febbraio 18, 2023
Ci troviamo a Palermo per parlare di Casa Florio. Nel 1844 i Florio, una tra le famiglie più prestigiose della Palermo di quegli anni, commissionarono al giovane architetto padovano Carlo Giachery la riconfigurazione a residenza dell’antica tonnara dell’Arenella, precedentemente acquistata nel 1837.
La Palazzina in stile neogotico, prende il nome dalle quattro torrette angolari cuspidate che emergono dal tetto. Tra le opere di Carlo Giachery, i Quattro Pizzi rappresentano un unicum in quanto costituiscono l’unica costruzione in stile neogotico da lui progettata. Ciò conferma quanto l’influenza di Vincenzo Florio sia stata determinante nelle scelte progettuali.
L’architetto infatti, non solo si rivelò equilibrato interprete del movimento Gothic Revival, in voga in quei tempi, ma seppe recepire interamente il messaggio che don Vincenzo Florio Senior voleva sottolineare attingendo alla cultura anglosassone, che lo influenzò durante la sua gioventù. Il giovane e geniale architetto innesta sullo spigolo Sud-Orientale della tonnara, dove sembra che già esistesse una torre di avvistamento, un edificio non molto esteso a pianta quadrangolare sviluppandolo su due livelli che emergono dalla massa compatta della tonnara.
In corrispondenza degli spigoli quattro torricelle angolari poligonali, i famosi “Quattro Pizzi”, si slanciano al di sopra della merlatura di coronamento. Essi si concludono con acuminati pinnacoli. Una andò danneggiata nel terremoto del 1968. L’interno dell’edificio è caratterizzato da fastose e raffinate decorazioni, presenti nella sala del primo piano. I motivi tipici dell’architettura anglosassone presente all’esterno si contrappongono alle scelte decorative ed ai i valori cromatici dell’interno, tipici del periodo ruggeriano. Ai motivi desunti dalla decorazione della sala di Ruggero di palazzo dei Normanni si abbinano multicolori disegni nelle volte a crociera. Questi raffigurano le epiche gesta dei paladini secondo i tradizionali motivi ornamentali dei carretti siciliani.
La residenza dell’Arenella era utilizzata spesso dai Florio per ospitare amici e personalità illustri del tempo. Fino al gennaio 2016, la bella residenza, appartenne alla signora Silvana Paladino vedova del compianto Cecè Paladino, pupillo e nipote acquisito di Vincenzo Florio.
Ci sei mai stato a Casa Florio?