Custonaci
Agosto 30, 2022
Ci troviamo a Custonaci, anche se non fisicamente, su una collina sita tra il mar Tirreno e il monte Cofano, nella calda provincia trapanese dall’immortale fascino arabo.
Ti sto parlando di una città imperdibile non solo per l’arte dell’estrazione e lavorazione di uno dei marmi più belli del mondo ma anche di una città che nasconde intriganti e stimolanti curiosità. Tra queste vi è il gruppo monolitico noto come la “Porta del sole”. Ma anche il monolite zoomorfo somigliante ad un cavallo, utilizzati per la misurazione del tempo circa 4000 anni fa e scoperti recentemente.
Il monolite zoomorfo, denominato il “cavallo del sole di Custonaci”, è poggiato su due fragili pilastri lavorati artificialmente. Il cavallo si trova nella contrada Rocca Russa di monte Sparagio. Esso è alto 1 metro e 70 circa. Nel periodo del solstizio d’inverno e del solstizio d’estate viene percorso dai raggi del sole. Quest’ultimo tramonta proprio nel foro che c’è tra le zampe del cavallo.
Un altro fatto degno di nota dal sapore antico è l’insediamento preistorico della Grotta del Fantasma. Ess0 è sito in contrada Zubbia e risale a circa 8500 anni fa. Ci troviamo a 15 km da Trapani, dinnanzi a resti umani tra i quali spicca un femore di homo sapiens! Il femore è stato trovato incementato sul pavimento della grotta e ha catalizzato l’attenzione di tanti ricercatori per la sua forma insolitamente sottile ed allungata. Tuttavia la grotta per cui Custonaci è ormai celebre si trova in contrada Scurati, appena fuori dalla Riserva naturale orientata Monte Cofano, ed è nota per il suo insediamento preistorico, il geosito speleologico e le pittoresche case risalenti al periodo che va dalla fine dell’Ottocento fino alla prima metà del Novecento.
Proprio qui vicino, nella grotta Mangiapane, ogni anno si inscena il presepe vivente. Esso attira migliaia di turisti per le rievocazioni molto accurate e la magica location. Ma continuando a seguire le tracce storiche più importanti del passato di Custonaci, ci soffermiamo sul granaio fortificato collettivo “aghadir”. Esso risale al periodo islamico ed è sito su Pizzo Monaco. Il granaio islamico ha riscosso copiosamente successo tra gli studiosi giacché, come ha spiegato l’archeologa Rossella Giglio, dirigente della sezione archeologica della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani, è il più antico sito islamico di questo tipo nel Mediterraneo occidentale, come dire, un altro unicum straordinario custonacese.
Il sito di Custonaci che conosciamo oggi si è costituito a partire da un decreto del 1241 del re Federico II di Svevia, il quale concedeva 13 “Casalia Inhabitata” all’università di Monte San Giuliano, borgo meglio noto oggi come Erice, in modo da distribuire la popolazione fino a Castellammare del Golfo. Il centro si addensò attorno alla “Riviera dei marmi” e agli appezzamenti di terra che intrapresero a coltivare gli “habitatores”. Si formarono così il feudo sanguigno, delle strutture dall’interno delle quali si coordinavano i lavori agricoli dette “bagli”.
Lentamente gran parte della popolazione si insediò nei dintorni del Santuario della Madonna di Custonaci, del quale vi abbiamo già parlato nella nostra sottorubrica dedicata ai santuari siciliani. Peraltro Custonaci ha acquisito, a seguito di una Bolla Episcopale, il titolo di «Civitas Mariae» , come riconoscenza della grande devozione dei cittadini per la Madonna.
Non possiamo poi dimenticare che il centro di Custonaci fu il primo, all’interno dell’agro ericino, a divenire autonomo il 25 dicembre 1948 dal comune di Monte San Giuliano. Questo per la straordinaria e redditizia attività estrattiva del marmo. Abbiamo anche individuato per voi alcune succulenti pietanze tipicamente custonacesi sulle quali non potevamo tacere. Sono assolutamente da mangiare il “coniglio lardiato di Custonaci”, “le busiate alla custonacese” e “la cassatella intrecciata dell’agroericino” . Durante il mese di luglio da 30 anni si svolge la “Sagra della Spincia” e rappresenta l’apoteosi di tutta la gastronomia locale.
Vogliamo poi concludere il nostro breve assaggio della variegata rassegna culturale e ambientale di Custonaci menzionando un altro primato della cittadina. Grazie infatti all’infaticabile e zelante lavoro di Nicolò Reina, gestore dell’ufficio turistico del comune di Custonaci, nel 2016 l’Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica è stato premiato come migliore Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica di tutta Italia! I ringraziamenti vanno anche a Giuseppe per l’invito. Autore del blog Custonaci.it, attraverso il quale promuove tantissimi appuntamenti religiosi, culturali e folkloristici. Ad agosto seguono 11 giorni di festeggiamenti che culminano nella rievocazione dello sbarco del simulacro della Vergine nella Cala di Bukuto e nella processione, nell’ultimo mercoledì di agosto, in cui centinaia di giovani trasportano a spalla, per le vie del paese, l’effige della Madonna.
L’ennesimo motivo per essere certi che qui vi tufferete in un tripudio di bellezza presi per mano da un’accoglienza turistica preparata fin nei minimi dettagli.