Architettura Siciliana, Palazzi Storici

Palazzo De Leva, Modica

Palazzo De Leva_Modica

Palazzo De Leva si trova nel centro storico di Modica Bassa. Questa cittadina nel 2002 rientrò insieme ad altri centri del Val di Noto, nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Nonostante la data di edificazione del palazzo sia incerta, sappiamo che esso venne fatto ricostruire da Silvestro De Leva nel Settecento dopo il terremoto del 1963.

Palazzo De Leva_Modica
Foto di Graziana Papale

Questa famiglia ha origini spagnole; Leyva, infatti, è un paesino tra Navarra e Castiglia. La famiglia si insediò a Modica nella prima metà del Cinquecento con il capostipite del casato Calcerando (o Calcerano) De Leyva. Questa assunse nel corso dei secoli ruoli di rilievo nella vita amministrativa, economica e politica della città.

Sullo stemma della famiglia, che campeggia nel cortile del palazzo, è raffigurata una torre aperta circondata da tredici stelle (anche se in realtà sono quattordici a causa di un errore dello scalpellino). Al suo interno è anche possibile ammirare lo splendido portale in stile gotico-chiaramontano con archi ogivali scolpiti a tre ordini. Questi sono caratterizzati da decorazioni geometriche a zig zag e a foglie di acanto che completano la fitta trama di ricchi arabeschi. Esso era con molta probabilità la porta d’ingresso di una chiesetta dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. A sostegno di tale teoria, la presenza di una piccola finestra circolare che sormonta il portale.

Palazzo De Leva_Modica
Foto di Graziana Papale

La chiesetta, sopravvissuta al terremoto del 1693, sarebbe poi divenuta cappella privata della famiglia De Leva e incorporata nel loro Palazzo settecentesco.

Nella facciata è presente uno stemma “a quattro”. In alto a destra vi sono tre leoni passanti che rimandano allo stemma della Famiglia Reale inglese con cui i De Leyva si erano imparentati nel Trecento. Percorrendo la cappella si accede ad un ambiente di raccordo che conduce ai vani di servizio parzialmente scavati nel banco roccioso. Qui sono collocati due ambienti, utilizzati come scuderie, che presentano al soffitto lo stemma di famiglia e lungo le pareti resti di finestre e di strutture trecentesche.

La grande sala che segue, in origine, era un orto aperto che nel ´700 divenne un granaio pavimentato in pietra. Verso l´uscita sono visibili altre strutture preesistenti riconducibili alle case sulle quali fu edificato il palazzo. Palazzo De Leva è stato per decenni e rimane tutt´ora la location ideale per l´installazione di mostre artistiche ed importanti eventi culturali. Spero che tu possa visitarlo presto.

Aldo Pilato

3 comments on “Palazzo De Leva, Modica

Anthony

Dear Aldo,

I hope this email finds you well. I wanted to reach out because, through my genealogical research, I have discovered that Calcerano De Leva was my ancestor, centuries removed, on my paternal grandmother’s side.

Through extensive historical documentation and family tree analysis, I’ve traced my lineage back to Andrea De Leva (b. 1520), who was the son of Calcerano De Leva. This makes Calcerano my direct ancestor, and I was excited to find references to him in Sicilian records.

I came across your work and wanted to share this discovery with you, as I believe it may contribute to our understanding of the De Leva family’s historical role in Sicily. If you have any additional information on Calcerano or the De Leva lineage, I would be deeply grateful to learn more.

Please let me know if you’d be interested in discussing this further. I would love to exchange insights and continue exploring the fascinating history of our shared ancestry.

Looking forward to hearing from you.

Best,
Anthony

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Thank you so much for sharing your story with us. We will look into it further with Aldo and try to get back to you with great news.

Let’s keep our fingers crossed

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Aldo Pilato

Dear Mr. Anthony,
thank you so much for your interest in reading my article. If you send us an email at ru************@***il.com I would be glad to help you in your research by sending you additional information. There is a book written by Cataldi, in English translation and an article of Raniolo in Italian in which the De Leva Family is discussed in depth.

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