Borghi Siciliani

Salemi

Il borgo di Salemi è ubicato nel cuore della valle del Belice, nella  splendente provincia di Trapani. Il borgo siciliano, annoverato fra i più belli d’Italia, sarebbe stato anticamente fondato dagli Elimi. Questa antica popolazione indoeuropea che si stanziò nella Sicilia occidentale e che fondò “Halyciae” nell’ottavo secolo a.C.

Salemi
Foto Instagram di Ignazio Catalano (ignazioaph)

Latinizzata nel nome: “Alicia” la città prese il nome che ha ancora oggi con l’arrivo degli Arabi. Sotto di essi, la città visse un periodo di splendore pari al successivo dominio normanno. In seguito alla purificazione da una potente peste che ha ammorbato la città nel 1270, i salemitani avrebbero richiesto un santo patrono.  Questi lo avrebbero così estratto a sorte, miracolosamente per tre volte, San Nicola di Bari (festeggiato oggi il 6 dicembre).

Salemi vanta ancora la presenza di monumenti importanti che la distinguono nonostante il tremendo terremoto del 1968 che la distrusse parzialmente e che rovinò invece altre città vicine come Gibellina, Poggioreale e Santa Ninfa.

Certamente è da ricordare un edificio sacro emblematico che ha assorbito su di sé le sedimentazioni religiose delle civiltà che si sono susseguite: l’antico Duomo di San Nicola di Bari. Già Chiesa Madre medievale dedicata alla Madonna degli Angeli, a sua volta edificata su una moschea araba e su un antico tempio di Venere in epoca romana.

centro storico di Salemi
Foto instagram di Visitborgosalemi

Anche la presenza del quartiere ebraico della Giudecca e del quartiere islamico del Rabato testimoniano il dialogo interreligioso ebraico-cattolico-musulmano. Un altro edificio esemplare per la storia salemitana è il Castello Normanno edificato nel 1077 e restaurato da Federico II di Svevia nel XIII secolo che sarebbe sorto su preesistenti fortificazioni greco-romano-arabe.

Non si può non citare inoltre la famosa festa delle Cene di San Giuseppe. Essa è celebrata il 19 marzo e condivisa con la religiosità di altri centri del trapanese e della Sicilia. In occasione di tale festa si allestiscono degli altari sui quali si imbandisce una tavola di arance, limoni e pani sacri detti “Cuddureddi” raffiguranti il mondo agro-pastorale salemitano. Un altro delizioso dolce tipico salemitano e di molti altri centri del trapanese è la “sfinci di San Giuseppe”.

Ma Salemi merita invece di essere conosciuta anche per altro. La città, probabilmente pochi lo sanno, fu infatti la prima capitale d’Italia. Un onore che le fu dato da Giuseppe Garibaldi dopo lo sbarco in Sicilia con i Mille. Si tratta di un episodio poco noto della nostra storia nazionale. Ma esso diede le basi alla nascita della nostra nazione.

 

Andrea Santoro

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