Architettura Siciliana, Tonnare

Tonnara Bordonaro, Palermo

 

La tonnara Bordonaro con il suo grande marfaraggio fu l’elemento generatore della borgata di Vergine Maria, che pian piano andava formandosi tutt’intorno, dapprima con l’aggregazione di alcune case di pescatori e successivamente con un più ampio sviluppo del borgo marinaro.

Nella seconda metà del XVI secolo Camillo Camiliani nel manoscritto Descrizione della Sicilia riferisce di una ‘punta talmente acconcia, che diede occasione a fabbricarvi una torre con suo baglio per arbitrarvi la tonnara,[…]; ed è detta la tonnara di Nostra Donna del Ruotolo’. Essa era difesa da una torre costruita su un’altura a poca distanza e denominata “del Rotolo”.

Nell’Ottocento Francesco Carlo D’amico, grande studioso di tonnare e pesca del tonno, in base ad una reale concessione, emessa per conto del re Alfonso (1455-1456) metteva in evidenza che l’uso delle tonnare di Mondello, Vergine Maria e Arenella era stato concesso ad uno stesso padrone, Federico di Bonomia. Ciò per ovviare al problema del rispetto della distanza minima di tre miglia prevista dalla normativa dell’epoca, causa di interminabili diatribe giuridiche tra i differenti proprietari. Diversi furono nel corso dei secoli i proprietari della tonnara: la famiglia Oneto di Sperlinga; Ignazio Florio che introduce nuovi metodi per la cattura del tonno e per la conservazione di esso (confezionamento sott’olio); il barone Chiaramonte Bordonaro, uno dei più importanti commercianti della Sicilia; e nell’immediato dopoguerra dalla famiglia Caputo La Vecchia. Il complesso, ampiamente trasformato nel corso dei secoli, perse la sua funzione originaria agli inizi degli anni ’50, così come è avvenuto per le altre tonnare situate intorno a Palermo.

Per un breve periodo e durante le riprese del film “Il Gattopardo”, la tonnara fu abitata dal regista Luchino Visconti e da alcuni degli attori appartenenti al cast cinematografico. Nel 1986, in seguito ad una violenta mareggiata, crollò parte della volta del marfaraggio nel cui interno sono ancora visibili delle grosse barche usate per le mattanze. Successivamente, in data e circostanze poco note, crollarono una scala esterna, costituita da due rampe e posta sul lato nord-ovest, e successivamente crollò pure parte del corpo residenziale.

Nei primi anni Duemila la tonnara venne affidata a dei privati, che fino al 2014 hanno sfruttato lo spazio per organizzare eventi mondani. Ad oggi la tonnara risulta abbandonata ed in balia del vandalismo.
Non trovate che sia un vero peccato che questa tonnara sia abbandonata?

Aldo Pilato

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