Architettura Siciliana, Teatri

Teatro Pirandello, Agrigento

TeatroPirandello_Agrigento

Ti racconto la Storia del Teatro Pirandello di Agrigento e della sua nascita fortemente voluta dai suoi abitanti. Nella prima metà del secolo scorso il desiderio di avere un teatro era vivo tra i funzionari governativi che arrivavano a centinaia dalle diverse regioni del Regno delle due Sicilie, dopo che nel 1817 Girgenti (Agrigento) divenne capovalle. I nuovi residenti fecero forti pressioni presso gli Intendenti (le maggiori autorità borboniche della provincia) affinchè si realizzassero spazi adeguati per lo svago pomeridiano e festivo.

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Foto Instagram di Eva Grassi (evagrassi)

Un primo tentativo avvenne nel 1840 quando il tenente del genio civile, Salvatore Grimaldi, ebbe l’incarico dall’Intendente borbonico del capovalle di redigere una pianta per la costruzione di un teatro comunale. Il progetto svanì per i numerosi reclami dei residenti.  Nel 1856 il nuovo intendente ridisegnò il progetto con l’ingegner Savarino e destinò nuovi fondi.

In quei anni i Borbone vennero cacciati dalla Sicilia con la rivoluzione del 1860. Qualche anno dopo, il 17 maggio 1864 il Comune di Girgenti bandì un concorso per il progetto di un teatro comunale.
Il progetto diventò esecutivo e si affidò all’ingegner Dionisio Sciascia. Questo in meno di un anno presentò la pianta del nuovo teatro. Il progetto fu approvatò dal Comune. Per esso il comune stanziò una spesa di lire 170.000.

Si posò la prima pietra il 18 gennaio del 1870 con una solenne cerimonia inaugurale, alla presenza delle più alte autorità. Nel 1872 il Comune chiese l’intervento dell’architetto Giambattista Basile per apporre alcune modifiche al progetto approvato.

Nel 1877 Luigi Queriau di Messina insieme ai maestri Luigi Sacco, Antonio Tavella e Giuseppe Belloni realizzò la pittura di dodici scene alle quali si aggiunsero altre sei scene.
Queriau realizzò il sipario che rappresentava Esseneto in trionfo dopo la vittoria riportata allo stadio di Elea.

Il teatro comunale fu inaugurato il 24 aprile 1880 da due compagnie liriche condotte dall’impresario G. Mastrojeni, che rappresentarono le opere “La Forza del destino”, “Africane”, “Faust”,” Ernani”.

Nell’atrio del teatro vi è una lapide con la seguente iscrizione che ricorda quel giorno:
Il voto del consiglio comunale / del dì 9 maggio 1869 per la costruzione di un teatro comunale / fu compiuto il giorno 24 aprile 1880 / in cui inaugurato è aperto al pubblico. /

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Foto Instagram di Eva Grassi (evagrassi)

Il nuovo teatro s’intrecciava architettonicamente con il Palazzo dei Giganti (il Municipio, così chiamato dagli Agrigentini) e con la Chiesa di San Domenico, confinante con lo stabile. Essi condividonono il portone di accesso.

Con i suoi complessivi 700 posti, di cui 300 in platea, 300 nei palchi e 100 nel loggione, la sala interna riccamente decorata presenta un soffitto ricco di incantevoli pitture con al centro un grande rosone ligneo, dal quale si diparte un grande lampadario a ninfa.

Il boccascena è di undici metri e il palcoscenico (25 X 30 X 40 h ) si presenta ampio permettendo qualsiasi tipo di manovra. L’attrezzatura scenica è completamente in legno.

Dal 23 al 28 settembre del 1880 la compagnia di Ernesto Rossi mise in scena alcune opere di Shakespeare. Tra queste Otello, Amleto, Re Lear, Nerone. Fu un grandissimo successo soprattutto con il Kean e con “Morte civile”.

La notte del 12 gennaio 1881, in occasione della visita del re d’Italia Umberto I e la regina Margherita, il Sindaco di Girgenti diede a Sua Maestà la Regina un astuccio con una pergamena relativa al battesimo del teatro che, dietro la sovrana autorizzazione, si chiamò “Regina Margherita”.

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Foto Instagram di Ruby Pringle (rubymaypringle)

Da allora si svolsero numerose stagioni teatrali e l’attività proseguì regolarmente sino alla prima guerra mondiale. Si esibirono importanti compagnie come quella di Giovanni Grasso con  le opere di Capuana Il teatro apri il sipario ad artisti di fama come Tonio Brunarini, Ermete Zacconi, Angelo Musco e tanti altri. Durante il periodo fascista, con la compagnia di Luigi Pirandello, si rappresentò “Così è, se vi pare”.

Il 10 gennaio 1938 il Comune ha ceduto la sala teatrale ad una società privata che la utilizzò come cinematografo. Nel 1946 il teatro venne intitolato a Luigi Pirandello. Rimase aperto fino al 1956 per lavori di ristrutturazione.
Poi riaprì una volta nel 1986, nel cinquantenario della scomparsa del drammaturgo agrigentino ed infine il 29 aprile del 1995. Terminati i lavori di restaurazione con tutte le necessarie autorizzazioni, Agrigento riuscì ad accogliere il Presidente della Repubblica on. Oscar Luigi Scalfaro.

“Nel teatro si entra per un portico e due sale di aspetto, nella prima delle quali vi è un Caffè – scrive lo storico Giuseppe Picone -. Dalla seconda si ascende per gradinate e ampi corridoi in marmo, in tre file di palchi i quali sono preceduti da stanzini per la toletta delle donne, e nel loggione. La sala, capace di trecento comodissimi posti fu tracciata colle curve del teatro La Fenice di Venezia”.

Dopo la rappresentazione dell’opera pirandelliana “Il berretto a sonagli”, il teatro Pirandello di Agrigento con le sue rappresentazioni artistiche aprì per sempre le sue porte. Tra i prestigiosi eventi ricordiamo la finale nazionale del contest THE LOOK OF THE  YEAR ITALY presentata dal talentuoso Angelo Palermo.  Ora siediti e goditi il prossimo spettacolo del Teatro Pirandello di Agrigento.

Andrea Barbaro Galizia

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