Teatro Vittorio Emanuele II, Messina
Agosto 11, 2022
Il Teatro Vittorio Emanuele II si affaccia sulla via Garibaldi sull’area che dal XIV secolo era occupata dalla chiesa del Carmine e dopo il sisma del 1738 dalle Carceri cittadine. Il 2 ottobre 1838 Ferdinando II di Borbone ordinò la costruzione di un nuovo teatro, accogliendo le sollecitazioni dei Messinesi. Questi mal sopportavano l’edificio carcerario in pieno centro ed non erano più soddisfatti dal vecchio teatro La Munizione.
Le polemiche sorte dopo la scelta di Pietro Valente come architetto, probabilmente perchè napoletano, da parte della commissione presieduta dallo scenografo A. Niccolini, ritardarono la costruzione che ebbe inizio solo il 23 aprile 1842. La fabbricazione si prolungò per dieci anni e l’edificio fu inaugurato il 12 gennaio del 1952 in occasione del compleanno di Ferdinando II. Inizialmente intitolato a Santa Elisabetta in onore della madre del sovrano Elisabetta d’Aragona, prese l’attuale nome il 13 settembre 1860.
La società segreta dei Carbonari tentò di boicottare la sera dell’apertura senza successo. Quell’inaugurazione si ricorda come un’esplosione di luci e di mondanità. Il teatro prospetta con un portico a tre arcate su cui poggiano eleganti colonne doriche. Sopra, un loggiato avanzato che consentiva il passaggio delle carrozze; su di esso si ammira un gruppo scultoreo in marmo scolpito nel 1847 da Saro Zagari che rappresenta Il Tempo che scopre la Verità.
L’esterno, in pietra siracusana, a bugnato è di chiara architettura neoclassica con la parte frontale ornata da sculture e bassorilievi dello Zagari che rappresentano scene della vita di Ercole e sedici drammaturghi e musicisti famosi. Il prospetto principale presenta un portico a tre arcate su cui poggiano eleganti colonne doriche; sopra, un loggiato avanzato che consentiva il passaggio delle carrozze. L’interno, completamente rifatto, comprendeva una sala a ferro di cavallo e quattro ordini di palchi bianco-oro. Il soffitto era stato dipinto da Giacomo Conti e gli splendidi stucchi realizzati da Placido Di Bella. Il sipario, dipinto da Michele Panebianco, rappresentava Gelone che accorda pace ai vinti Cartaginesi a patto di non più sacrificare vittime umane (il bozzetto originale si può ammirare presso il Museo Regionale).
Il teatro comprendeva vari locali e sale che servivano per manifestazioni mondane e culturali. La perfetta acustica era discussione nei testi scolastici di fisica. La sera del 27 dicembre 1908 fu rappresentata l’Aida di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Franco Paoloantonio. Il tutto successe poche ore dopo un disastroso terremoto che distruggeva la città e buona parte del teatro. Tuttavia il sisma, pur avendolo reso inagibile, risparmiò il perimetro dell’edificio e le parti decorative.
Se non vi fossero state delle evidenti priorità edilizie la sua ristrutturazione non avrebbe richiesto tempi lunghi ma la ricostruzione post-terremoto era certamente più urgente. Tuttavia i bombardamenti della II guerra mondiale e l’incuria degli anni successivi fecero il resto lasciando il teatro in uno stato di totale abbandono. Negli anni ’50 i lavori di restauro consentirono nelle serate del 28 e 29 dicembre 1968, per il cinquantenario del terremoto, un’edizione ridotta dell’Aida diretta dal maestro Ottavio Ziino con la stessa bacchetta (recuperata tra le macerie) del 1908.
Negli anni ’70 si provvide allo svuotamento totale del teatro. Dall’agosto 1982 al dicembre 1985 si svolsero i lavori fino al suo ripristino conclusosi con l’inaugurazione il 25 aprile dello stesso anno affidata al maestro Giuseppe Sinopoli, compositore di origine messinese.
Oggi il teatro Vittorio Emanuele II si presenta con l’esterno originale e l’interno completamente rifatto. Il soffitto è decorato da un dipinto di Renato Guttuso raffigurante il Mito di Colapesce. Sotto il Teatro scorre l’antica fonte del “Pozzoleone”, così detta in onore del papa messinese Leone II (pontefice dal 17 agosto 682 al 3 luglio 683) il quale in quella zona aveva la casa di abitazione.
La sorgente, ritenuta tra le più antiche della città e chiusa verso la fine dell’800, oggi si perde nel mare. Ti piacerebbe assistere ad uno spettacolo all’interno di questo meraviglioso edificio?