La Volpe

Oggi conosceremo uno dei mammiferi più conosciuti e presenti sul nostro territorio, la volpe. Dalla folta e morbida pelliccia, la Volpe, dal nome scientifico “Vulpes volpe”, è un animale molto diffuso in tutta la Sicilia. Ha un grande spirito di adattamento, può, infatti, trovarsi al livello del mare sia in montagna; molti esemplari si trovano sulle pendici dell’Etna.

Malgrado sia rappresentata dal manto rosso nelle illustrazioni delle fiabe di cui è spesso protagonista e nelle arti figurative, vi sono esemplari albini e melanici. Appartiene alla famiglia dei “canidi”; si presenta dal muso allungato; ventre, gola ed estremità della coda bianche; quest’ ultima è lunga e folta.

La razza presente in Sicilia differisce dalle razze continentali solo in termini di dimensione, le volpi in Sicilia sono più piccole per via della latitudine che, secondo la legge di Bergmann, più è bassa, più i mammiferi che vi abitano saranno di dimensioni ridotte. Dal 2005, In tutto il mondo, sono state riconosciute 45 sottospecie.

Le volpi vivono, solitamente, in coppia o in piccoli gruppi al fine di prolificare e accudire la prole. Si tratta di un animale selvatico, erroneamente, considerato nocivo a causa della sua alimentazione piuttosto variegata: mangia qualsiasi cosa, dagli insetti, alla frutta. E’ considerata una predatrice perché in grado di cacciare volatili, conigli e roditori.

Spesso la si vede nei centri urbani ove è vittima di incidenti sulla strada. Tendenzialmente evita il contatto con l’uomo che per secoli le ha dato la caccia sia per difendere allevamenti e raccolti, sia per il commercio della sua pelliccia.
Da sempre ammirate per la loro bellezza e scaltrezza, alle volpi si attribuiscono una vastissima serie di significati simbolici. Nel Cristianesimo è una creatura diabolica. In Giappone uno spirito sacro. Per i Celti è venerata per la sua saggezza.

Per finire, tornando a noi, in Sicilia l’astuzia della volpe è velatamente beffata col celebre proverbio:

“Quannu a vulpi nunn’arriva a’ racina dici ca è rancida”.

Tradotto: “Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba