Castelli Siciliani

Castello di Adrano

Oggi ci troviamo nel castello di Adrano. Il castello di Adrano è uno dei simboli della città etnea. Esso è costituito da una torre, eretta sotto il Gran Malik Ruggero I di Sicilia, nell’XI secolo.

Castello di Adrano
Foto instagram di Giuseppe Procida (_praim23_)

Il castello a cui apparteneva la torre, insieme a quelli vicini e simili di Paternò e Motta, rientrerebbe in un sistema difensivo di età normanna volto a controllare la valle del Simeto, il pieno controllo di Catania e dei passi che portavano a Troina, Regalbuto e Randazzo. In quest’ottica può essere messo in relazione con il Ponte dei Saraceni.

Il castello è un parallelepipedo compatto con base rettangolare e un’altezza di 33 metri rinforzato agli spigoli con contrafforti angolari in pietra lavica. Nei secoli il castello ha subito diverse trasformazioni e cambi di destinazione d’uso: dimora di nobili famiglie aragonesi, poi sede di un carcere. Infine, nel 1958, a seguito dell’acquisto da parte del Comune, è stato istituito il Museo e la fortificazione, restaurata, è tornata ai cittadini. La torre ha una pianta rettangolare e un’altezza che raggiunge i 34 metri e la struttura si innalza su sei livelli.

Castello di Adrano
Foto instagram di Roberto Munaò (robymunao)

Il piano terra presenta due ambienti, ciascuno dei quali è definito da tre campate; un muro longitudinale divide i due spazi e all’interno del muro vi è una scala che permette di accedere al primo piano, sul quale si estendono due grandi saloni e un arco ogivale che apre la scala per l’accesso al secondo piano. Un muro divide in due parti il secondo piano; il vano meridionale intorno al 1500 venne suddiviso in due parti e venne così creata una cappella di pianta rettangolare, con abside e doppia volta a crociera a costoloni inserita nello spessore del muro. Su per le scale si accede al terzo piano, anch’esso diviso in due zone.

Il museo è gestito  dalla Regione Siciliana dal 2019 attraverso il polo regionale “Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci”. Occupa quasi completamente i quattro piani del Castello Normanno di Adrano, ed espone reperti archeologici databili dall’età neolitica (6500 – 3500 a.C.) fino al medioevo (XI secolo d.C.). All’ingresso del museo sono posti due leoni di pietra lavica che riportano lo stemma del Casato Sclafani– Moncada, le dinastie che governarono Adrano nel Medioevo. I due saloni del piano terra sono dedicati all’esposizione di reperti preistorici.

Nel salone del primo piano, prosegue l’esposizione dei materiali preistorici, oggetti che vanno dall’età del bronzo antico, al medio e a quello finale, ritrovati nel territorio di Adrano. Il secondo piano del Castello è dedicato ai reperti di età storica. Sono presenti infine la pinacoteca “Sangiorgio Gualtieri”, collezioni etnoantropologiche, raccolte librarie, insieme al pregevole fondo Imbarrato e un archivio storico.

 

Francesco Luca Ballarò

 

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