Sergio Mattarella, protagonista della Storia Italiana
Giugno 27, 2022
Sergio Mattarella, un siciliano protagonista del periodo più difficile della Repubblica Italiana, tra una pandemia mondiale e il rischio di una guerra nucleare. Mattarella nasce a Palermo il 23 luglio 1941. Vedovo e padre di tre figli. Fratello di Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia ucciso dalla Mafia.
Si è laureato in Giurisprudenza nel 1964 all’Università “La Sapienza” di Roma. Ottenne il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione di indirizzo politico”. Un percorso definito dal Destino. La sua brillante carriera iniziò nel 1967 con la professione di Avvocato. Egli insegnò diritto parlamentare fino al 1983. Ruolo che svolse presso la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. In questo stesso anno entrerà a far parte della Camera dei Deputati.
Un uomo di cultura e scienza. La sua attività scientifica e le sue pubblicazioni hanno riguardato prevalentemente argomenti di diritto costituzionale. Spiccano argomenti di economia, bicameralismo, procedimento legislativo, attività ispettiva del Parlamento, indennità di espropriazione, evoluzione dell’amministrazione regionale siciliana, controlli sugli enti locali. Non mancano altre pubblicazioni con tematiche legate alla sua attività parlamentare e di governo. La sua attività accademica è stata ricca di relazioni, interventi in convegni di studi giuridici. A queste hanno fatto seguito lezioni in corsi di master e di specializzazione in varie Università.
La sua carriera politica ha origine all’interno nella filosofia cattolico-sociale e riformatrice. Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 nella circoscrizione della Sicilia occidentale. Egli ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008. Egli entra a far parte della Commissione Affari costituzionali, della Commissioni Affari esteri e del Comitato per la Legislazione, di cui è stato Presidente. E’ stato componente della Commissione bicamerale per le Riforme istituzionali dell’XI legislatura, di cui è stato Vice Presidente. Della Commissione bicamerale per le Riforme istituzionali della XIII legislatura. Della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia. Nella XV legislatura è stato Presidente della Commissione Giurisdizionale della Camera dei Deputati.
La sua carriera politica è ricca e mai scontata. Dal luglio del 1987 al luglio del 1989 è stato Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Anni cruciali dove si svolgono importanti riforme. Tra queste, quella dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio e l’abolizione della ordinarietà del voto segreto in Parlamento. Dal luglio del 1989 al luglio del 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione. In quel periodo si svolgono la Conferenza nazionale della scuola e la riforma degli ordinamenti della scuola elementare. Tra le innovazioni introdusse il modulo dei tre maestri su due classi.
Nel 1998 egli fu Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999. Poi egli fu Ministro della Difesa, fino a giugno del 2001. Approvate in quegli anni la legge che ha abolito la leva militare obbligatoria e quella che ha reso l’Arma dei Carabinieri forza armata autonoma. In quel periodo repubblicano l’Italia ha sviluppato una intensa presenza nelle missioni di pace dispiegate per iniziative delle Nazioni Unite. Egli ha contribuito alle operazioni di interposizione e mantenimento della pace. In Bosnia-Herzegovina. Kosovo e nella ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. Contribuì alla creazione del primo corpo d’armata europeo.
Conclude la sua attività politica non indifferente con le elezioni del 2008. Nel maggio 2009 è eletto dal Parlamento componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, con il ruolo di Vice Presidente. Il 5 ottobre 2011 è eletto Giudice Costituzionale dal Parlamento. Egli è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011.
Il suo ruolo cruciale e storico trova il suo spicco il 31 gennaio 2015, con l’elezione a dodicesimo Presidente della Repubblica. Un Presidente amato dal suo popolo e fortemente desiderato da essere rieletto il 29 gennaio 2022.
In periodo difficile per l’italia e il suo popolo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di ridursi lo stipendio. Il taglio è di 60mila euro rispetto a quello che gli spetterebbe per legge. Avrebbe diritto a 239mila euro lordi. Egli ha chiesto, che la somma sia pari al trattamento pensionistico per i suoi anni da professore universitario. Trattasi 179mila euro annui. Mattarella non percepisce il cosiddetto vitalizio da ex-parlamentare.
Biografia tratta dal sito ufficiale della Reppublica Italiana.