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Gibellina: “Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026”

Gibellina, con il progetto Portami il futuro, è la prima capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. Questo titolo è stato introdotto quest’anno per la prima volta dal Ministero della Cultura. La città ha avuto la meglio sulle altre quattro finaliste: Carrara, Gallarate, Pescara e Todi, selezionate tra 23 città che hanno presentato la propria candidatura.

Gibellina riceverà un milione di euro finanziati dal Ministero della Cultura per mettere in mostra, per il periodo di un anno, progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.

Gibellina: "Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026"
Foto di Francesco Ungaro: 

A proclamarla vincitrice all’unanimità, giovedì 31 ottobre 2024, è stato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia che si è svolta a Roma, nella Sala Spadolini del Collegio Romano, alla presenza del Direttore Generale Creatività Contemporanea, Angelo Piero Cappello, e della Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Queste sono le motivazioni della scelta della giuria:

 “La prima ‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea’ con la sua candidatura offre al nostro Paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale, fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugando nel presente memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale; per la sua capacità di coinvolgimento delle nuove generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali; per il fatto di essere Città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città-opera e una città da abitare: per il suo progetto, con il quale la città diventerà un grande laboratorio dove le pratiche e le energie dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità e del capiente concetto di eredità. Per tutti questi motivi sopra esposti, riteniamo di poter individuare, quale città ‘Capitale italiana dell’arte contemporanea’ 2026 la città di Gibellina”.

Il Ministro Giuli ha voluto fortemente un riconoscimento alla creatività e al genio italiani. Una conferma dell’impegno fattivo del Governo per restituire all’Italia e agli italiani la consapevolezza di essere Italia.

 

 

Grazie Gibellina, nuova e prima capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. Gibellina si distingue per  la capacità di riattivare uno straordinario patrimonio artistico, con opere che si incastrano nelle pagine di storia tra presente passato e futuro. Una città in grado di coinvolgere i giovani, di stringere collaborazioni con istituzioni pubbliche e private, italiane e internazionali. Una città nella città, in grado di essere un città opera e una città da abitare.

 

Andrea Barbaro Galizia

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