Architettura Siciliana, Palazzi Storici

I dammusi dell’isola di Pantelleria

Con il termine dammuso (mutato dal siciliano dammusu che vuol dire “volta” o “intradosso“) si indicano due strutture architettoniche tipicamente siciliane: la casa storica dei Monti Iblei costituita da una grotta naturale ampliata nei secoli e la casa tradizionale dell’isola di Pantelleria.

Sono circa settemila i dammusi dislocati nell’isola, collocata al centro del Canale di Sicilia, non lontana dalle coste tunisine. La struttura del dammuso sembra essere il frutto della rielaborazione di due fondamentali strutture ad esso precedenti. Si tratta del cumulo, per quanto riguarda l’aspetto esterno, e la cisterna, che ha invece influenzato la costruzione dell’interno. Il tipico dammuso dell’isola di Pantelleria è di origini incerte, ma probabilmente remote. Gli esemplari più semplici sono costruzioni in pietra lavica locale, murata a secco con duplice paramento di pietre sbozzate a spacco e mura di notevole spessore.

La pianta è generalmente quadrangolare. Essa è sormontata da una copertura a cupola o più raramente a botte, imbiancata a calce e usata per la raccolta delle acque piovane che alimentano le cisterne. Il tipico dammuso è composto di camera, camerino ed alcova. La presenza di un’unica e piccola finestra sul lato corto della camera centrale costituisce il solo punto di luce di tutta la casa (oltre alla porta d’ingresso), essendo alcova e camerino sprovviste di finestre.

Caratteristici elementi di arredo architettonico dei dammusi di Pantelleria sono la casena (nicchia nelle pareti). Ma anche la ducchena (banchina in pietra addossata alle pareti), la pinnata (tettoia con travature in legno e copertura di canne) e il passiaturi (sorta di corridoio scoperto per il collegamento di ambienti diversi).

Cosa aspettate? viaggiate con la mente e presto lo faremo fisicamente.

Aldo Pilato

 

One comment on “I dammusi dell’isola di Pantelleria

[…] ma quando c’è aria di tempesta io mi siedo al riparo, in un angolo preciso del mio “passiature” (leggi, terrazza), ed è come se accendessi il mio personalissimo cinemascope.A schiodarmi […]

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