Curiosità Siciliane

La Leggenda delle Teste di Moro

Voglio raccontarti una storia d’amore senza lieto fine, perché non bisogna confondere amore per gelosia, passione per ossessione. Passeggiando tra le vie dei borghi e paesi siciliani, sollevando lo sguardo verso l’alto, sei rimasto incantato dinanzi alle maestose Teste di Moro, in siciliano conosciute anche come “Graste”. Prestigiose opere d’arte dalla raffinata manifattura artigianale. La loro storia nasce da un’antica leggenda, in cui l’amore supera il confine della passione, diventando ossessione.

Foto di Ulrike Leone da Pixabay

Secondo la leggenda, intorno all’anno 1000, nel pieno della dominazione dei Mori in Sicilia, nel quartiere arabo di Palermo “Al Hàlisah” (che significa la pura o l’eletta) oggi chiamato Kalsa, una bellissima fanciulla viveva le sue giornate in una solitaria quiete. Si dedicava alla cura delle piante del suo balcone. Dalla sua balconata fiorita, un giovane Moro notò la bellezza della fanciulla. Quest’ultimo, stravolto da una fulminea passione per la sua bellezza, non esitò un attimo a dichiararle il suo amore.

La giovane fanciulla, colpita, accolse e ricambiò con passione il sentimento dell’ardito corteggiatore, quella stessa notte. Ma il giovane nascondeva un gravoso segreto. Egli era sposato e ad attenderlo in Oriente c’erano moglie e figli. La fanciulla sconvolta nell’apprendere una tale notizia, si sentì tradita da quell’amore e colta da un’ira funesta si spinse nella strada della vendetta. Così nella notte, mentre egli dormiva in un sonno profondo, la fanciulla colse l’attimo propizio e colpì mortalmente il suo amato. Affezionata a quel volto, tagliò la testa del giovane creando un oggetto simile ad un vaso. Vi pose all’interno un germoglio di basilico. Un’odorosa pianta dal greco “Basilikos”, che si accompagna da sempre ad un’aura di sacralità, rappresentando difatti l’erba dei sovrani.

Foto di BARBARA808 da Pixabay

Infine depose la testa sul suo balcone, dedicandosi ogni giorno alla cura del basilico che in essa cresceva, alimentata dalle lacrime della stessa giovane. Secondo un’altra versione della leggenda, la fanciulla siciliana di nobili origini, visse un amore clandestino con un giovane arabo. Questo amore impossibile venne ben presto scoperto ed il disonorevole atto punito con la decapitazione di entrambi i giovani innamorati. Le teste, trasformate in vasi, vennero posizionate su un balcone per servire da monito contro ogni passione sconveniente.

Questa leggenda delle teste di Moro negli anni ha nutrito la creatività degli artigiani siciliani. Essi creano splendidi vasi che decorano le strade di una terra bellissima come la nostra. Oggi voglio ricordarti che l’amore è il più bello dei sentimenti. E tu sei innamorato?

 

Andrea barbaro Galizia

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