Ferrovie in Sicilia, storia e curiosità
Novembre 9, 2021
Tante emozioni per il nuovo Frecciabianca da poco arrivato nelle ferrovie siciliane. Il Frecciabianca è stato presentato i primi giorni di novembre 2021 alla stazione di Catania Centrale, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Giancarlo Cancelleri, dell’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana Marco Falcone, del Sindaco di Catania Salvo Pogliese, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia Luigi Corradi.
Esso garantirà le coincidenze con l’aliscafo da Messina e da Villa San Giovanni, senza ritardi ne attese.
Prima di verificare veramente se fosse così, rileggiamo le pagine della storia. Nel meridione gli investimenti nei trasporti ferroviari si sono ridotti drasticamente dopo l’Unità d’Italia. Prima della seconda guerra mondiale al sud c’erano 8.871 km di linea ferroviaria, mentre al nord c’erano 7958 km di linea ferroviaria.
In Italia, il primo tronco ferroviario, costruito a doppio binario da Napoli a Granatello di Portici (km 7,640), venne inaugurato il 3 ottobre 1839 dal re Ferdinando II di Borbone. Il 1º agosto 1842 la ferrovia aveva raggiunto Castellammare di Stabia. Il 20 dicembre 1843 fu inaugurato il tratto Napoli-Caserta, (oggi Ferrovia Roma-Cassino-Napoli). Un anno dopo Pompei e Nocera. Ciò nonostante lo sviluppo successivo non fu altrettanto celere. La ferrovia si fermò, in direzione Nord, a Sparanise e, in direzione Sud, nei pressi di Salerno e tale rimase fino all’Unità.
Lo sviluppo ferroviario non fu così rapido per la Sicilia nonostante lo sfruttamento dello zolfo isolano. Numerose furono le istanze provenienti dai vari settori imprenditoriali. Nel 1859 l’imprenditore palermitano Gaspare Ciprì aveva perfino fondato un giornale dal titolo Le ferrovie sicule ed aveva intrapreso trattative con investitori belgi ed olandesi per la costituzione di una compagnia ferroviaria che costruisse le tratte afferenti ai due porti più utili allo scopo, la Palermo-Bagheria (per l’imbarco al porto di Palermo dello zolfo di Lercara) e la Caltanissetta-Licata (per l’imbarco al porto di Licata dello zolfo nisseno).
Poco tempo dopo l’Istituto per la promozione dell’agricoltura, delle arti e dei mestieri di Palermo bandiva un concorso per lo studio di una rete ferroviaria della Sicilia. Venne scritto un progetto che stabiliva come realizzazione prioritaria la ferrovia Palermo-Girgenti con diramazione per Caltanissetta e Licata. Con il Governo Provvisorio Dittatoriale di Giuseppe Garibaldi tutto questo fervore ebbe immediato riscontro e il 25 settembre 1860 veniva firmata una Convenzione con la Società Adami e Lemmi costituita dai banchieri Pietro Augusto Adami e Adriano Lemmi di Livorno per la realizzazione della rete ferroviaria isolana.
Dopo la formazione del governo sabaudo, venne revocata la convenzione e trasferito l’atto concessorio alla Società Vittorio Emanuele. Tuttavia le ferrovie in Sicilia vennero costruite tardi ed a rilento a causa dell’insolvenza e del dissesto finanziario in cui venne a trovarsi tale società. Nei primi anni settanta del XIX secolo, l’allora sindaco di Catania Tenerelli, finanziere e imprenditore del settore zolfifero, denunciava il ritardo con cui si procedeva nella costruzione della ferrovia Palermo-Catania come motivo principale di paralisi dell’industria zolfifera.
La prima breve tratta ferroviaria in Sicilia fu realizzata nel 1863, quando vennero posati i binari tra il capoluogo e il vicino centro di Bagheria. Nel 1866 prese avvio la costruzione della seconda linea, la ferrovia Messina-Catania-Siracusa, entrata in funzione nel 1871. e completata in tempi assai più brevi rispetto alla Palermo-Messina. La ferrovia Palermo-Catania sfruttava il primo tratto originario tra Palermo e Bagheria per poi inoltrarsi nella parte centrale della Sicilia, arrestandosi alla stazione di Roccapalumba nei pressi dell’area zolfifera di Lercara Friddi con il preciso scopo di convogliare sul porto di Palermo il minerale estratto. Nel 1869 si inaugura il tratto tra Catania e Bicocca ed entro la metà del 1870 arriva fino a Pirato, Leonforte, zona che interessava agli industriali dello zolfo per l’esteso bacino minerario di Grottacalda, Floristella e Sant’Agostino.
In seguito, i lavori si estesero verso Enna e Santa Caterina Xirbi, raggiunte nell’estate del 1876, per l’importanza delle attività estrattive delle miniere di zolfo di Villarosa e Imera. Infatti il tratto Leonforte-Villarosa venne costruito in subappalto da Robert Trewhella, grosso imprenditore zolfifero e colui che costruì la Ferrovia Circumetnea.
A proposito di quest’ultima, c’è una commessa di 216 mln per un accordo quadro che prevede la fornitura di 54 treni destinati a Ferrovia Circumetnea, di cui 10 entreranno in esercizio entro il 2022. Un investimento Green. I nuovi rotabili sono più efficienti grazie ad una massa del 10% inferiore rispetto a quelli attualmente in circolazione. Essi sono dotati di sistemi di climatizzazione a CO2 a basso impatto ambientale (GWP=1). Inoltre sarà garantita un’ampia facilità di accesso per i disabili e alle relative funzionalità a bordo. Anche se i tempi di attesa restano lunghi,10-15 minuti.
Adesso che abbiamo letto la storia delle ferrovie siciliane, facci sapere cosa ne pensi. Prenditi il tempo necessario, ma non come quello ferroviario siciliano, almeno fino adesso.
2 comments on “Ferrovie in Sicilia, storia e curiosità”
antonino costa
Luglio 12, 2023 at 2:07 pmcaro andrea, ho trovato un libro raro del 1871, Salito Montedoro o Caldaie,nella linea ferroviaria
Catania Palermo, stampato a Catania nello stabilimento di Galatola con una grande incisione
con i Tre principali tracciati Campofranco Caltanissssetta. sei doveva scegliere quale realizzare,
siamo nel periodo post unitario.Questo libretto è introvabile altrove e se sei interessato
fammelo sapere. mia email attonal360@gmai.com. tel.3497926334. un caro saluto da antonino
Ombretta Costanzo
Luglio 12, 2024 at 4:54 pmGrazie
Se avete accesso ai nomi dei primi capostazione di Caltagirone, quindi fine 800, potete informarmi se trovate Luigi Sanfelice e mi dite da dove veniva? Ha abitato ( o ha avuto a che fare) con la cittadina di Augusta, dove è nata sua figlia Costantina Sanfelice, mia nonna.