Castelli Siciliani

Il Castello della Zisa

Il Castello della Zisa, uno splendido esempio di architettura arabo-normanna, si erge maestoso a Palermo, testimoniando la ricca storia e l’affascinante fusione culturale della Sicilia medievale. Risalente al XII secolo, durante il periodo della dominazione normanna, questo edificio racconta una storia di influenze islamiche, innovazioni architettoniche e secoli di trasformazioni.Origine e Costruzione

Commissionato dal re Guglielmo I D’Altavilla intorno al 1165 come residenza estiva, il Castello della Zisa fu progettato e realizzato da abili architetti arabi. Questo riflette la forte influenza della precedente dominazione islamica in Sicilia e l’ammirazione dei normanni per la cultura araba. Il nome “Zisa” deriva dall’arabo “al-Aziz”, che significa “glorioso” o “magnifico“, sottolineando l’importanza e la bellezza dell’edificio.

castello della zisa
Foto Instagram di Francesca (frappap)

Originariamente, il castello sorgeva fuori le mura di Palermo, immerso nel rigoglioso parco reale di caccia noto come Genoard. Il complesso comprendeva non solo il palazzo principale, ma anche un edificio termale e una cappella, creando un’oasi di lusso e relax per la famiglia reale.

La costruzione del Castello della Zisa fu completata nel 1175, durante il regno di Guglielmo II, figlio di Guglielmo I, dimostrando la continuità del progetto attraverso due generazioni reali.

Architettura e Design

Il Castello della Zisa si presenta come una struttura rettangolare che si sviluppa su tre piani. Esso è caratterizzato da una facciata imponente con tre grandi fornici e una serie di arcate cieche. Un elemento distintivo è il canale centrale che attraversa l’edificio, portando acqua a diverse vasche, reminiscenza di un sistema più antico che alimentava la famosa Sala della Fontana all’interno.

L’edificio è un capolavoro di ingegneria climatica medievale. Presenta un sofisticato sistema di ventilazione naturale, con canne d’aria e finestre strategicamente posizionate per garantire un flusso d’aria costante, rendendo il palazzo fresco anche durante le torride estati siciliane.

Foto Instagram di Anna Chirco (palermo_ealtro)

Interni e Decorazioni

Il piano terra ospita un lungo vestibolo che conduce alla celebre Sala della Fontana, il cuore del palazzo. Questa sala, di pianta quadrata e sormontata da una volta a crociera ogivale, è decorata con tre grandi nicchie agli angoli, incorniciate da semicupole ornate con muqarnas, tipiche decorazioni islamiche a forma di alveare.

La Sala della Fontana, dove il re riceveva la corte, è impreziosita da una fontana centrale con una lastra marmorea decorata a chevrons e un pannello a mosaico su fondo oro. Sulle pareti sono ancora visibili i resti di affreschi seicenteschi, testimonianza delle modifiche apportate dalla famiglia Sandoval.

Il primo piano, più piccolo e chiuso verso l’esterno, era probabilmente riservato alle donne della corte, seguendo la tradizione islamica. Il piano superiore si distingue per la presenza di una finestra belvedere, che offriva una vista panoramica sui giardini circostanti.

Trasformazioni Storiche

Nel corso dei secoli, il Castello della Zisa ha subito numerose modifiche e adattamenti. Nel XIV secolo, aggiunsero una merlatura che purtroppo danneggiò parzialmente l’iscrizione araba che correva lungo la cornice dell’edificio, ancora visibile nel muretto d’attico.

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Foto Instagram di Kubrick_23

Durante il periodo di proprietà della famiglia Sandoval, nel XVII secolo, furono apportate ulteriori modifiche. Fu aggiunto uno stemma in marmo raffigurante due leoni sopra il fornice d’ingresso, opera di Don Giovanni di Sandoval. Inoltre, fu costruito un grande scalone e gli ambienti interni furono rimodellati secondo il gusto dell’epoca.

Nel 1808, il castello passò ai Notarbartolo, principi di Sciara, segnando un nuovo capitolo nella sua storia.

Restauro e Uso Attuale

Nel 1955, il Castello della Zisa divenne di proprietà della Regione Sicilia, segnando l’inizio di una nuova era per questo monumento storico. Affidato alle cure esperte del Prof. Giuseppe Caronia per il restauro, l’edificio ha riacquistato molto del suo antico splendore.

Dal 1991, il Castello ospita il Museo d’Arte Islamica, una collezione unica che espone opere prodotte tra il IX e il XII secolo provenienti da vari paesi del bacino del Mediterraneo. Tra i pezzi più notevoli della collezione si trovano:

  • Eleganti musciarabia, paraventi lignei a grata tipici dell’arte islamica
  • Un’interessante iscrizione cristiana in quattro lingue, testimonianza del multiculturalismo dell’epoca
  • Utensili e arredi di uso comune realizzati in ottone, come anfore, candelabri e mortai, impreziositi da fili in oro e argento

Curiosità e Leggende

Una curiosa leggenda riguarda la volta dell’ingresso, dove sono dipinti alcuni diavoli che si dice custodiscano il tesoro dell’imperatore. Questa storia aggiunge un tocco di mistero e fascino alla già ricca storia del castello.

Il Castello della Zisa rappresenta un tesoro architettonico e culturale di inestimabile valore. La sua storia millenaria, l’architettura unica che fonde elementi arabi e normanni, e la sua attuale funzione di museo lo rendono una meta imperdibile per gli amanti dell’arte, della storia e dell’architettura. Visitare il Castello della Zisa significa immergersi in un passato ricco e complesso, dove diverse culture si sono incontrate e fuse, creando un patrimonio unico nel suo genere. Trovate gli orari di apertura negli appositi siti ufficiali.

 

Andrea Barbaro Galizia

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