Architettura Moderna, Architettura Siciliana

Le Ciminiere, Catania

Il Centro Fieristico Le Ciminiere è un complesso polifunzionale della città di Catania. Esso occupa una superficie di 27.000 mq, di cui mq. 16.000 composto di edifici, mq 8.300 spazi liberi, pedonali e carrabili e mq 2.700 destinati al verde. Il Centro nasce dal recupero di alcune parti delle costruzioni ormai abbandonate che costituivano il grande complesso industriale di raffinazione dello zolfo che era estratto dalle miniere dell’entroterra siciliano.

Le ciminiereL’area delle raffinerie di zolfo di Catania si estendeva per decine di ettari in prossimità della stazione e del porto. Un vero e proprio esempio nel Meridione, di una realtà industriale. Le loro attività si spengono alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo un lungo periodo di abbandono, questi complessi industriali hanno ripreso ad essere testimoni e simbolo dello sviluppo economico,sociale e culturale dei nostri giorni.

Oggi rappresenta un prezioso esempio di archeologia industriale reso fruibile grazie all´accurata opera di recupero e ristrutturazione, coordinata dall´architetto catanese Giacomo Leone.

Il complesso industriale sorgeva a nord-est della Stazione di Catania Centrale e ad essa era collegato. La sua struttura era caratterizzata da grandi edifici industriali prevalentemente in mattoni e pietre laviche. Questi erano affiancati da alte ciminiere, necessarie alla dispersione dei fumi provenienti dalle fornaci di raffinazione dello zolfo e dalle produzioni dei suoi derivati.

La Ciminiere erano nate nella metà del XIX secolo quando gruppi imprenditoriali anglo-siciliani e commercianti locali avevano costruito impianti di molitura, di stoccaggio e di trasformazione degli zolfi provenienti dalle varie miniere della Sicilia centrale.

Abbandonati del tutto a partire dalla metà degli anni sessanta, per poi dal 1984 essere oggetto di progetti di recupero di architetture industriali dismesse. Il progetto ha comportato una profonda ristrutturazione delle strutture di massima e soprattutto delle alte ciminiere in mattoni, da cui il nome attribuito al centro fieristico. Il complesso ottenuto, della superficie di quasi 25.000 metri quadrati, è stato adibito a centro polifunzionale. L’area è suddivisa allo scopo di assolvere a tre possibili funzioni: fieristica, espositiva e congressuale. Tutte studiate nei minimi dettagli.

Il centro ospita un Museo permanente sullo Sbarco in Sicilia del 1943, una mostra permanente di carte geografiche antiche della Sicilia (Collezione La Gumina), una mostra di radio d’epoca (Collezione Romeo) e un Museo del Cinema oltre a varie mostre temporanee. Esso è inoltre utilizzato per concerti, rappresentazioni teatrali e cinematografiche. Si sono svolti eventi congressuali ed espositivi anche internazionali come SMAU ed Expobit. L’edificio ha ospitato per un lungo periodo di tempo i set televisivi del programma Insieme di Antenna Sicilia. Tra gli eventi più attesi c’è l’Etna Comics.

La posizione topografica del centro fieristico lo rende centro culturale della città. Si trova a poca distanza dalla succitata Stazione di Catania Centrale, dalla fermata Giovanni XXIII della Metropolitana di Catania e dalla stazione delle più importanti linee extraurbane di autobus.

Un luogo di bellezza ed identità siciliana che purtroppo è stato nei primi anni novanta, durante Tangentopoli, protagonista di un giro di tangenti pagate dal Cavaliere del Lavoro Francesco Finocchiaro, a vari politici della città.

Un pezzo di Sicilia, nel bene e nel male. Oggi elemento di collegato tra passato  e presente.

Andrea Barbaro Galizia

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