Il Gatto selvatico dell’Etna
Dicembre 21, 2021
Oggi conosciamo più da vicino uno dei felini autoctoni più affascinati della nostra terra: Il gatto selvatico dell’etna!
Il gatto selvatico Europeo (Felis Silvestris Silvestris) è una sottospecie molto diffusa in Europa. L’unica popolazione mediterranea di Felis Silvestris Silvestris non introdotta dall’uomo, vive in Sicilia. L’Etna è proprio il territorio in cui si riscontra una concentrazione maggiore di gatti selvatici. A differenza del gatto domestico che può presentare un manto dalle diverse sfumature, il gatto selvatico Europeo ha un manto dal fondo grigiastro e nero.
Per il resto, è molto simile morfologicamente al gatto domestico, anche nel comportamento e negli atteggiamenti: non spesso si fa avvicinare dall’uomo. Sull’Etna, il gatto selvatico vive ad una quota compresa tra i 1200 e 1800 metri e si rifugia spesso tra i cunicoli formati dalle vecchie colate laviche. Possiede un mantello piuttosto appariscente, lungo e folto, con strisce scure ben definite su testa, collo, zampe e lungo il dorso. Ha la testa larga e la faccia abbastanza piatta, una costituzione compatta con zampe brevi e orecchie ben distanziate. La coda è grossa e ricoperta da anelli scuri; l’estremità è arrotondata e di colore nero. Il peso varia, ma può raggiungere anche tra gli 8 e i 13 kg.
Il gatto selvatico è prevalentemente carnivoro; insetti e vegetali costituiscono solo una piccolissima parte della sua dieta. Le prede preferite sono piccoli mammiferi, in particolare roditori e conigli, poi seguono le lucertole e gli uccelli. È, tuttavia, un predatore opportunista, che in vari casi è stato visto anche divorare anfibi, pesci, mustelidi, scorpioni e perfino piccoli di capriolo o antilope. Il gatto selvatico europeo si riproduce tra febbraio e marzo e la gestazione dura all’incirca 60 giorni. Prima di partorire la madre prepara una tana nel sottosuolo o in un altro luogo riparato. In natura, ciascuna nidiata comprende da uno a cinque piccoli, ma quelle composte da tre-quattro piccoli sono le più frequenti. Alla nascita i gattini pesano 75-150 g e sono ciechi e inermi.
In un primo momento sono maculati, ma successivamente, durante la crescita, le macchie si fondono fino a formare delle strisce. Aprono gli occhi dopo sette-dodici giorni e iniziano a procurarsi il cibo da soli a dieci-dodici settimane di età. Verso i due mesi sono pienamente sviluppati e iniziano a condurre vita indipendente dopo il terzo mese; entro il primo anno di vita, quando raggiungono la maturità sessuale, devono riuscire a occupare e difendere un proprio territorio. In cattività i gatti selvatici vivono fino a sedici anni.
I principali fattori di rischio per la sopravvivenza di questa specie sono l’ibridazione con i gatti domestici, le malattie che questi ultimi possono trasmettere e la competizione con gli esemplari randagi. Tra gli altri ricordiamo la continua distruzione dell’habitat e la frammentazione e il degrado di quest’ultimo in alcune aree.
È un animale molto schivo, è difficile quindi da vedere, ma se dovessimo incontrarlo durante una bellissima passeggiata sull’etna, fermiamoci ad osservare la sua elegantissima andatura senza disturbarlo.