I Diavoli invadono la Pasqua di Prizzi
Gennaio 3, 2023
I Diavoli, a Prizzi, ballano. Lo fanno a pasqua, in una spettacolare, lugubre e divertente messa in scena, che mescola Sacro e Profano, mito e leggenda, religione e credenza popolare. Siamo in provincia di Palermo e senza dubbio ci ritroviamo dentro una delle più bizzarre, illogiche, profonde, irriverenti ed emozionanti “Pasque”.
Se ti ritrovi a passeggiare per le stradine di Prizzi, da un momento all’altro, potresti trovarti faccia a faccia con la morte!
Ha un abito giallo, una maschera che sembra sogghignare e ha la balestra. La morte non fa paura, qui. Fa quasi sorridere, forse perché oggi (a Pasqua!) è stata sconfitta, o forse perché la primavera ci aiuta in qualche modo a superarla. La Morte è gialla, ma tutti gli altri “figuranti” di questa folle rappresentazione sono in rosso: sono Diavoli. Vanno a braccetto con la morte a importunare la gente, in un’allegria spensierata che culmina nel momento in cui la Madonna è pronta a riabbracciare suo figlio.
Due statue, infatti, raffiguranti la Vergine Madre e il Figlio Risorto, provano a incontrarsi, portate dai Portatori. È il delirio della festa, perché questo “contatto”, che ora sembra essere veramente umano e non solo di legno, per ben due volte viene impedito dal “ballo” dei diavoli. Ma la terza volta, al suono delle campane, degli Angeli in bianche vesti riescono a sconfiggere i diavoli. Mentre la madonna perderà il Nero del Lutto, la morte sarà sconfitta per sempre, riaffermando la vittoria del Bene sul Male.
I Diavoli, sconfitti, compiranno quello che qui chiamano “rito di purificazione dal peccato” con il gesto del pigliari ‘a paci chinandosi per tre volte davanti alle due statue. Nello stravagante Ballo dei Diavoli si fondono popolo e statue, e tutto diventa il contrario di tutto, in una eterna lotta tra religione e folklore, primavera e inverno, gioia e dolore, vita e morte. Non è infatti difficile andare a ritrovare in questo rito quasi teatrale, che celebra la Resurrezione di Cristo, echi di manifestazioni pagane che anticamente celebravano la Primavera.
È pazzesco che le Maschere sembrano richiamare quelle utilizzate dai Greci per le loro commedie e le loro tragedie.
Un dolce di pasta frolla e uovo sodo, la cannateddra, è la cosa più buona e bella, che puoi gustare mentre assisti a questa festa. Cosa aspetti a vivere questa suggestiva esperienza?