Feste Religiose

La traslazione delle reliquie di Santa Venera

SantaVenera_Acireale

“Onde alla censura di molti, e Cittadini, e forestieri, avanza in vaghezza ogn’altra statua, che sia nel Regno, rapendo mirabilmente gli occhi, e i cuori de’ riguardanti à singolar divotione, […] Altri fissando tuttavia gli sguardi nelle bellezze di quella divotissima Immagine, tramandano al Cielo ardenti desiderij di vedere la vera effigie della Santa, bramosi di trasferirsi dalla figura al Figurato nel Trono della Gloria.” ANSELMO GRASSO, Le ammirande notizie della patria, vita, e trionfi della gloriosa S. Venera, Messina, Giacomo Mattei, 1665

Il mese di Novembre vede Acireale stringersi attorno alla sua Celeste Patrona, la Vergine e Martire Santa Venera, di cui si ricorda la traslazione delle reliquie e il patronato sulla città. La Santa è solennemente festeggiata il 26 Luglio di ogni anno con una festa sontuosa e barocca. Essa ha molte attinenze con altre feste etnee, come quella di Sant’Agata a Catania, Santa Barbara a Paternò, Santa Lucia a Belpasso.

Santa Venera
Foto di Davide Sapienza

Protagonista indiscusso dei festeggiamenti di luglio e novembrini è certamente il pregiatissimo mezzobusto reliquiario argenteo della santa, contenente dei resti corporei della santa patrona. Il mezzobusto realizzato dal messinese Mario D’Angelo e dipinto dal pittore Giacinto Platania è custodito nel duomo di Acireale, in una delle più belle cappelle affrescate di tutta la Sicilia. Il simulacro della Santa è ricoperto da ex-voti con il vangelo in una mano e il crocefisso nell’altra. Alla base vi è una spada-omaggio della città di Catania per suggellare la pace dopo annose rivalità tra le due grandi città etnee, Catania e Acireale.

Le notizie su Venera, chiamata pure Parasceve, sono poche e con tante varianti. Si sa che fu una martire cristiana cresciuta secondo i dettami del Cristianesimo attuando un’opera di assistenza ai malati. Dopo aver donato tutti i suoi beni ai poveri, così come era uso per le giovani vergini consacrate, iniziò una intensa opera di apostolato. Per ciò fu denunciata come cristiana e decapitata il 26 Luglio del 143 d.C.

Santa Venera
Foto Instagram di Mirko Saitta (mr.mirkosaitta)

La   festa,   meramente   liturgica,   della   Traslazione   delle   Reliquie    è   legata allo spostamento del corpo della Santa da Ascoli Piceno a Roma per mano di un monaco di nome Antonio. Ciò avvenne il 14 novembre di un anno compreso tra il 302 e il 312, durante l’impero di Diocleziano e tumulate nelle catacombe di San Sebastiano. Le reliquie, giunte ad Acireale nel 1642 dopo diverse peripezie anche se in momenti diversi, le divisero in diversi centri come Salemi. Qui, sono custodite le restanti parti del corpo della santa. Taormina, dove secondo un’antica tradizione sono custoditi degli arnesi usati per il suo martirio. Parte di quest’ultimi si trovano ad Avola, a Santa Venerina, di cui è patrona, Gerace e Carfizzi.

Il 21 gennaio del 1651 fu introdotta la celebrazione della festa liturgica di Santa Venera. La città l’acclamò quale patrona principale, richiesta che fu approvata nel 1668 dalla Sacra Congregazione dei Riti.

La data del 14 novembre sugella anche il singolare patrocinio sulla città di Acireale, testimoniato dal terribile bombardamento che la città subì quella stessa notte del 1941. Il bombardamento, provocato da un aereo Britannico, causò numerose vittime, ma il bilancio poteva essere molto più grave. Si pensò subito ad una grazia ricevuta per intercessione della Santa.

Santa Venera
Foto Instagram di Mirko Saitta (mr.mirkosaitta)

Nel giorno dei festeggiamenti, dopo solenni funzioni mattutine, avviene la traslazione del Venerato Busto-Reliquiario di Santa Venera dalla Reale Cappella all’altare maggiore. Seguono altre funzioni religiose fino al pomeriggio. Durante il solenne pontificale, si compie l’antico rito della processione offertoriale di un sig. sindaco delle terre di Aci che offrirà l’olio per la lampada votiva che arde nella Reale Cappella. Alle Ore 20.00 la processione con il Venerato Busto-Reliquiario di Santa Venera e l’argenteo Scrigno delle Sacre Reliquie nella Basilica Cattedrale. Seguirà la reposizione del Busto-Reliquiario della Santa Patrona nella Reale Cappella e la solenne benedizione con le Sacre Reliquie.

Le cerimonie più sontuose e solenni avvengono certamente a luglio. La statua della Vergine e Martire Acese è portata in processione per due giorni sull’argenteo fercolo realizzato nel 1659. Questo è trainato dai devoti vestiti di bianco ed accompagnato da cinque artistiche candelore o ceri che rappresentano altrettante corporazioni (calzolai, panettieri, pescivendoli, muratori e artigiani). Esse ondeggiano e danzano a ritmo di banda davanti la processione.

L’uscita e l’entrata del fercolo in Chiesa è realizzata di corsa in mezzo ad una folla trepidante. A sera il cielo si colora dei spettacolari giochi pirotecnici che illuminano la piazza Duomo di Acireale.

 

Francesco Luca Ballarò

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