Il Ratto di Proserpina
Ottobre 9, 2022
Ti racconto una delle leggende più pittoresche della letteratura pagana siciliana. Siamo nel lago di Pergusa, e la nostra leggenda prende il nome de Il ratto di Proserpina. Una leggenda raccontata in mille forme differenti da Claudiano, Ovidio e Cicerone, Livio, Diodoro Siculo e dalla magistrale scultura marmorea di Gian Lorenzo Bernini, esposta nella Galleria Borghese di Roma.
La leggenda si svolge nelle vicinanze di Enna, e racconta di come Proserpina, figlia di Cerere dea dell’Olimpo e della fertilità, mentre raccoglieva dei fiori sulle rive del lago di Pergusa, viene rapita dal Dio degli inferi, Plutone che se ne infatua. La madre Cerere, disperata, inizia a cercare sua figlia ovunque per nove lunghi giorni e notti. Infine decise di rivolgersi a Giove, Dio degli dei che prende tempo prima di dare una risposta per non tradire suo fratello Plutone.
Cerere, vestita ormai di grande dolore, provoca una grande carestia e siccità su tutta la terra. Al decimo giorno, finalmente, Giove le svela il luogo in cui Proserpina è stata portata. Si trattava dell’Ade, il regno dei morti. Giove e Cerere infine arrivarono ad un compromesso. La figlia e la madre potranno vivere insieme solo in un periodo dell’anno.
Secondo la tradizione omerica, Proserpina tornava in terra soltanto per sei mesi e per i restanti sei vivena nelle tenebre. Il mito orfico, invece, racconta una versione differente secondo cui la figlia di Cerere trascorreva otto mesi nel regno dei vivi e quattro in quello dei morti. Tuttavia quando lo sguardo e il sorriso della madre si sarebbero trovati lontano da quello della figlia, la tristezza avrebbe riempito i loro cuori ed il mondo intero.
Cosi l’autunno e l’inverno lasciano spazio alla primavera e all’estate al ritorno di Proserpina. È da questo racconto che ancora oggi nel lago di Pergusa, nel cuore della Sicilia, vive l’emozionante presenza di un mito senza tempo. A Catania vi è una grande fontana che narra “Il ratto di Proserpina”. Costruita nel 1867 nei pressi della Stazione, per opera dello scultore Giulio Moschetti con la collaborazione del figlio Mario.
Un mito affascinante che guardiamo con ammirazione ogni volta che il tempo cambia, sperando di assistere allo sguardo piena d’amore tra Cerere e sua figlia Proserpina.
One comment on “Il Ratto di Proserpina”
Luca
Agosto 8, 2021 at 9:31 amDavvero molto interessante. Grazie