Santuario della Vergine Maria di Tindari, Messina
Novembre 29, 2022
Voglio narrarti la storia del Santuario della Vergine Maria di Tindari, in provincia di Messina. Il santuario è situato su Capo Tindari, un promontorio magico che, oltre a regalare ai turisti una spettacolare veduta delle isole Eolie, si erge come un balcone sullo strapiombo suggestivo dove si trova la bellissima riserva naturale dei laghi di Marinello (Patti-Oliveri).
Il luogo ha sempre inspirato nei cuori degli abitanti e degli avventurieri un profondo senso di sacro sospingendo la popolazione fin dall’età greca e romana a fondare qui un primo tempio circondato da maestosi edifici e statue cultuali, distrutti poi con l’invasione araba (836 d.C.). Sulle rovine di tale luogo di culto, probabilmente dedicato alla Dea Madre Cibele (associata anche alla Dea Demetra) fu fondata una diocesi nel V secolo e fu poi eretto il primo santuario mariano.
In seguito alle devastanti incursioni saracene il santuario rimase fortemente danneggiato per essere poi ricostruito a fine del Cinquecento dai Vescovi di Patti. Mons. Giuseppe Pullano nella metà del Novecento incrementerà la storia del culto della Madonna di Tindari stabilendo la fondazione della Comunità Religiosa di “Speranzine della Madonna del Tindari” e la costruzione di un nuovo santuario di cui purtroppo non potrà vedere la consacrazione a causa della sua improvvisa morte (1977). La consacrazione della basilica avviene infatti, alla presenza di tutti i vescovi di Sicilia, il 1° maggio 1979 con il Card. Salvatore Pappalardo.
Il Santuario attira oggi pellegrini provenienti da tutto il territorio circostante e non solo. A testimonianza di una salda fede giungono a Tindari pellegrini che percorrono a piedi più di cento chilometri da Mandanici, Misserio, Pagliara, S. Teresa Riva e da altri paesi della zona jonica. La statua della Madonna, proveniente dall’oriente, è nera e fu realizzata da un unico tronco cavo del pregiatissimo cedro del Libano. Fu trovata nella baia sottostante il promontorio intorno al decimo secolo d.C. con un’incisione “NIGRA SUM SED FORMOSA” che richiama un passo del Cantico dei Cantici ed indica l’immortale grazia che accompagna la Madonna nonostante porti i fardelli dei peccati di tutti i cristiani.
Secondo un’antica leggenda, che contribuisce al rafforzamento del legame dei devoti con la propria madre celeste, una donna giunse presso il santuario con la propria bambina. La mamma, non sapendo che la Madonna fosse nera, si meraviglia, rimane delusa e rivolge alla Madonna improperi per il lungo e faticoso cammino cui si è sottoposta inutilmente. La figlia allora sarebbe sfuggita alla presa della madre scivolando giù dal promontorio. La madre confidò subito nell’aiuto della Madonna pregandola e supplicandola allorché sotto il promontorio si formarono i laghi di Marinello che fermarono la caduta rovinosa della bambina salvandola.
All’interno del santuario antico troviamo un affresco del 1949 raffigurante l’Apoteosi della Madonna del Tindari circondata da alcune Sante siciliane e ai 4 lati di tale affresco troviamo 4 santi importanti siciliani per la diocesi di Patti: San Cono da Naso, San Benedetto il Moro da San Fratello, San Pietro Tommaso Vescovo di Patti e Sant’Angelo da Licata (quest’ultimo raffigurato in omaggio al Vescovo di Patti dell’epoca: Mons. Angelo Ficarra).
L’altare è invece antecedente (1721) e dal paliotto si esplicita il progetto iconografico di catechesi ed evangelizzazione secondo cui la Virtù di Maria può fungere da exemplum per tutti i pellegrini. Sull’altare troviamo una copia dell’effige della Madonna del Tindari sormontata dalla mandorla tipica. La statua originale è collocata all’interno del nuovo santuario su un artistico trono in bronzo dorato, retto da quattro maestosi angeli.
Il Santuario di Tindari rappresenta quindi oggi per i visitatori contemporanei un’oasi di meditazione e contemplazione, uno spazio in cui potersi raccogliere ed isolarsi dall’immediatezza del tempo reale della tecnologia e dei social network per concentrarsi sul proprio tempo, impegnandosi in una riflessione sulla propria vita.
2 comments on “Santuario della Vergine Maria di Tindari, Messina”
roberta
Ottobre 13, 2022 at 4:02 pmil santuario di Tindari e’ spettacolare.Sono andata e, voglio nuovamente ad andarlo a visitare perche’ e’ bellissimo e, suggestivo pregarvi all’interno
Andrea Barbaro Galizia
Ottobre 13, 2022 at 4:09 pmUn luogo spirituale circondato da bellezza sicula. Spero tu possa tornarci presto.