Il tesoro nascosto di Segesta
Settembre 14, 2022
Sapevate che in una grotta nel parco archeologico di Segesta, a pochi chilometri dalla storica città di Calatafimi, nella terra degli Elimi, popolo dalle origini sconosciute, c’é un tesoro nascosto e gelosamente custodito dalla mistica figura dell’angelo Matteo.
Si narra che il guardiano sia stato un eremita che abitava la grotta. Secondo altri invece il custode della grotta era uno spirito, un angelo con il compito di proteggere il tesoro. Il tesoro sembrerebbe che sia formato nel 307 a.C. , quando Segesta subì una carneficina per opera del tiranno siracusano Agatocle.
Molti abitanti della città scapparono e riuscirono a nascondersi nella grotta portando con sé le ricchezze di Segesta. Il tesoro venne protetto da una maledizione, che provocava la morte a chiunque toccasse il tesoro. In questa grotta, storia e leggenda si intrecciano fino a confondersi. Secondo alcuni storici era Ercole quella figura misteriosa che proteggeva il ricco tesoro.
Ercole era diventato re di Erice dopo aver vinto una sfida di pugilato. La città di Erice, per proteggere le sue ricchezze dalle continue minacce di Sellinunte, riuscì a trasferire i suoi tesori a Segesta prima della sanguinosa battaglia contro i selinuntini.
Infine il teologo Giuseppe Brucconieri, studioso di Calatafimi, non ha mai trovato nessun documento che parli di un angelo di nome Matteo. Nonostante ciò, nessuno si è mai avventurato dentro quella grotta e ad oggi l’area è pressoché inesplorata e nessuno ha mai avviato una ricerca scientifica o scavo archeologico per cercare il tesoro nascosto di Segesta. Il mistero resta leggenda e si continua a tramandare da generazione in generazione.
Noi di Rubrica Sicilia, continuiamo a tramandare questa storia e invitiamo i nostri lettori a non violare quel luogo cosi affascinante quanto misterioso.