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La leggenda del Castagno dei Cento Cavalli - Rubrica Sicilia - Sant'Alfio

Curiosità Siciliane

La leggenda del Castagno dei Cento Cavalli

Conosci la leggenda siciliana con protagonisti dame e cavalieri ed un castagno?. Sto parlando del regale Castagno dei Cento Cavalli sito nel Comune di Sant’Alfio nel bosco di Carpineto.

Lo storico castagno misura 22 metri di diametro e 22 metri di altezza e il suo tronco cavo è uno dei più grandi e noti al mondo, fonte di ispirazione per miti e leggende di ogni tipo.

La leggenda infatti racconta di come la regina napoletana Giovanna I d’Angiò (regina dal 1343 al 1381), si trovava nei boschi dell’Etna durante una battuta di caccia, con un centinaio di cavalieri e dame al seguito. I nobili cacciatori però vennero sorpresi da un grande temporale e non potendo rientrare, trovarono un riparo d’emergenza all’interno del tronco cavo del castagno di Sant’Alfio, il quale riuscì ad ospitarli fino a quando il temporale non passò.

Le prove che la regina napoletana  fu in Sicilia non erano solide e la leggenda faceva acqua da tutte le parti. Tuttavia  il racconto popolare cercò di non far dimenticare questa storia ed attribuì la vicenda del castagno alla regina Giovanna d’Aragona o all’imperatrice Isabella d’Inghilterra, terza moglie di Federico II.

Per rendere il racconto più intrigante alcune versioni infatti raccontano che la bella fanciulla, non solo trovò riparo dal temporale, ma passò una piacevole notte focosa con molti dei cavalieri al suo seguito.

Già nel XVI secolo vi sono alcuni documenti che raccontano della maestosità di quest’albero plurisecolare. Nel 1636 Pietro Carrera lo descrive minuziosamente nel suo libro “Il Mongibello” sottolineando la capacità di contenere al proprio interno trenta cavalli, facendo capire al lettore la sua grandezza. Nel 1923 il tronco principale fu vittima di un incendio, forse doloso. Si presuppone che l’incendio fu appiccato da alcuni abitanti di Giarre seccati che il comune di Sant’Alfio avesse ottenuto l’autonomia amministrativa sottraendo così una notevole fetta del territorio giarrese.

Oggi il castagno è composto da tre fusti con una circonferenza complessiva che si aggira intorno ai 50 metri. Il 21 agosto 1745 venne emanato un primo atto del Tribunale dell’ordine del Real Patrimonio di Sicilia per tutelare il Castagno. Si tratta del primo tentativo documentato al mondo di tutela ambientale.

Inoltre, discussa è l’unicità del tronco, anche se la sua autenticità la si può ritrovare in un altro castagno secolare nelle vicinanze, che per le sue colossali dimensioni è soprannominato “la nave” o ancora “rusbigghiasonnu” (risveglia sonno). Quest’ultimo nome è giustificato per i cinquettii di vari uccelli che vi abitano o per i suoi rami bassi che svegliavano i distratti passanti che vi sbattevano.

Pronto ad avventurarti?

Andrea Barbaro Galizia

One comment on “La leggenda del Castagno dei Cento Cavalli

[…] Il Castagno (Castanea sativa Mill.) è originario dell’Europa meridionale, Nord Africa e Asia occidentale. È presente anche sulle coste atlantiche del Marocco, sulle rive del mar Caspio e nel sud dell’Inghilterra. Una pianta che in Sicilia è protagonista di grandi leggende, come quella dei cento cavalli. […]

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