San Michele Arcangelo, Caltanissetta
Settembre 29, 2023
San Michele è il patrono della città di Caltanissetta. In occasione della festa, il 29 settembre, la statua seicentesca dell’Arcangelo sfila per le vie della città, che risplende con suoni della banda musicale e i sapori e rumori delle bancarelle della tradizionale “Fiera di San Michele”. Secondo la tradizione, il suo culto è ricco di leggende.
Era il 1625, la peste invadeva gran parte della penisola italiana. Caltanissetta era ancora una città agricola, incastrata tra paesaggi collinari tipici dell’entroterra siciliano e protetta da mura con sentinelle per evitare che in città entrasse la peste. In prossimità delle mura sorgeva un monastero di frati cappuccini. Uno di loro, frate Francesco Giarratana, affacciandosi dalla finestra della sua cella, vide apparire in cielo San Michele con la spada sguainata, come intenzionato a fermare qualcuno.
Il mattino seguente, si recano nel punto dell’apparizione, poco distante le mura di Caltanissetta. In quel luogo videro una piccola grotta, con dentro un moribondo ucciso dalla peste.
Subito si pensò che San Michele bloccò l’appestato prima che potesse entrare in città, fermando così l’epidemia sul nascere. Da quel momento, San Michele divenne protettore della città e in quel punto in cui sorgeva la grotta venne eretta una chiesa, che tutt’oggi è dedicata a San Michele Arcangelo.
Racconta il Pitrè, che Caltanissetta riconobbe a San Michele Arcangelo la miracolosa intercessione che salvò la città dalla peste e per tale ragione. “…lo acclamò a suo patrono invece del Crocifisso che essa aveva sempre avuto“.
Secondo altre pagine della storia, la festa del patrono ha una radice più pagana. Nasce intorno alla metà del ‘500, quando in quegli anni si correva il Palio dedicato proprio a San Michele. Settembre è il periodo della semina del grano. I contadini nisseni, in base alla direzione del vento durante la processione del Santo riuscivano a comprendere, il clima che avrebbe avuto l’inverno a seguire.
La statua dell’Arcangelo, risalente al 1600 e scolpita da Stefano Rivolsi, raffigura il Santo con corazza ed elmo. S. Michele sovrasta il maligno in catene, simboleggiando la vittoria del bene sul male. Il santo in processione è accompagnato dalle grida dei devoti: “E gridammu tutti! Viva u Principi San Michele Arcangilu“, La Statua parte dalla cattedrale fino al santuario di San Michele, dove rimane per alcuni giorni.
Un’altra leggenda narra che lo scultore provò molte volte a plasmare il volto del Santo, restando sempre insoddisfatto. Dopo vari tentativi, stremato, si addormentò e al suo risveglio trovò il volto del Santo già scolpito.
L’8 maggio, in ricorrenza dell’apparizione di San Michele Arcangelo, Il Santo patrono viene portato in processione dalla Cattedrale fino alla Chiesa San Michele dove starà fino al 22 maggio.
Oggi la festa è uno dei momenti più importanti della città, con la sua fiera e le luci di un grande luna park.
Testo in parte tratto dall’articolo di Luca Miccichè, presidente della ProLoco di Caltanissetta.