Architettura Siciliana, Teatri

Teatro Garibaldi, Piazza Armerina

Il Teatro Garibaldi rappresenta per Piazza Armerina il fulcro attorno al quale ruota la vita culturale della città. Riguardo alla data di costruzione del Teatro Garibaldi di Piazza Armerina purtroppo non è possibile attingere a fonti storiche certe, poiché gli archivi comunali si distrussero precedentemente all’Unificazione italiana. Oggi è possibile ottenere notizie riguardanti il teatro facendo riferimento agli storici locali.

Teatro Garibaldi, Piazza Armerina
Foto Instagram di Pinella Schillaci (pinellaschillaci)

Remigio Roccella, che non fa ipotesi sulla data di costruzione, dice che nel 1800 ogni nobile aveva diritto di preferenza per ogni palchetto. Ciò ci fa supporre che i baroni avevano contribuito alla fondazione del teatro. Padre E. Franchino cita la relazione di due periti inviati dal Vescovo di Siracusa nel 1814 per verificare se Piazza Armerina fosse idonea ad accogliere la nuova diocesi.

Nella relazione si parla di un teatro pubblico detto Santa Maria capace di accogliere numerosa gente sia in platea che nei suoi palchi a quattro ordini. Lo stesso Franchino però, cita come data di costruzione del teatro il 1820. Con grande probabilità quelli del 1820 furono dei grandi lavori di ristrutturazione. Tra il 1844 e il 1847, altri importanti lavori furono realizzati dal sottointendente Tommaso Amato Barcellona. Egli fece riformare l’organizzazione dei palchi, riducendo gli ordini a tre e facendo realizzare la galleria. L’esistenza del quarto ordine conferma che il teatro, visitato dai due periti nel 1814, era proprio quello che sarebbe divenuto il teatro Garibaldi.

Teatro Garibaldi, Piazza Armerina
Foto Instagram di Maria Aloisi (mariaaloisi)

Nel 1852 il muro di cinta medievale della città crollò travolgendo il portico della vecchia facciata del teatro. Non si hanno notizie di ridisegni della facciata. Da ciò si deduce che questa rimase mutilata del portico fino agli inizi del ventesimo secolo. Nel 1902 il geometra Pastorelli ebbe l’incarico di realizzare il nuovo prospetto del teatro. Questo prospetto si spostò in avanti di m. 6,20 rispetto al preesistente tanto da poterne ricavare un vestibolo d’ingresso, la biglietteria, la stanza del custode ed il caffè. Nel dopoguerra il teatro ospitava anche un cinema, che però venne chiuso nel 1970 con ordinanza del Genio Civile.

Il teatro con una capienza di 320 posti, ha un sistema teatrale costituito da: palcoscenico, boccascena, sala a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e loggione. Tale struttura è rimasta inalterata fino a inizio secolo, eccetto le modifiche che hanno riguardato le attrezzature al servizio del palcoscenico. Tra queste i camerini, ricavati nelle abitazioni addossate al teatro posteriormente; i servizi igienici e l’adeguamento alle nuove norme di sicurezza. Le strutture in acciaio dei palchi sostituirono quelle in acciaio. Le decorazioni dei parapetti e dei controsoffitti in legno sono quelle originali.

 

Aldo Pilato

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