Thomas e il Capodanno in piazza Duomo
Gennaio 3, 2025
Si avvicina la notte di capodanno e a Catania c’è aria di festa. Thomas e la sua famiglia sono in vacanza li. La sera le strade sono gremite di persone che camminano tra le luminarie natalizie. C’è chi si ferma a guardare gli artisti di strada, chi fa qualche acquisto nelle bancarelle e chi si sofferma a parlare con vecchi amici che non vedeva da tanto tempo.
Ognuno si prepara a concludere questo anno lasciandosi alle spalle sconfitte e sogni non ancora realizzati. Catania attende il nuovo anno con la speranza nel cuore di vivere nuove opportunità, di esaudire i propri sogni e di coltivare nuove relazioni, il tutto con lo sfondo del grande concerto di capodanno che andrà in onda su una rete televisiva nazionale con artisti da tutto il mondo. Thomas ha un grande desiderio per il nuovo anno, vorrebbe ancora una volta trascorrere i pomeriggi con Luca, il suo migliore amico.
Da diversi mesi Luca è ricoverato in ospedale perché è rimasto ferito in un brutto incidente stradale e quindi non è potuto venire in vacanza con Thomas e la sua famiglia. Quel giovedì mattina Luca si trovava in auto con suo padre, quel giorno non era seduto sul suo seggiolino perché dovevano fare un breve tratto di strada. In un incrocio però, il papà di Luca si scontra con un veicolo guidato da un uomo che aveva una fretta spietata di arrivare a lavoro e non ha dato la precedenza ai veicoli provenienti da destra.
Quest’uomo ha attraversato l’incrocio a gran velocità, non si è fermato allo stop e ha colpito molto forte lo sportello dal lato di Luca facendolo sbalzare contro il parabrezza. Trasportato in ambulanza in ospedale, cadde in un sonno profondo.
I medici dicono che Luca stia dormendo. I medici non sanno quando potrà tornare a giocare, correre e andare a scuola, ma Thomas non aspetta altro.
A Catania è tutto un fremito. Ci si prepara al grande concerto in piazza Duomo con botti e fuochi d’artificio. Le strade sono luminose e con tanti controlli per garantire a tutti i partecipanti un evento sicuro. Tutti collaborano, mettendosi in ordine come una colonna di auto. Mario, il panettiere aspetta di riabbracciare suo figlio che torna dalla Germania e andare in Centro insieme; Maria la libraia aspetta di esporre il suo libro in vetrina con la speranza che venga notato e diventare una famosa scrittrice; nonna Lucia aspetta i suoi nipoti che non vede da diversi mesi perché vivono in un’altra città e cucina con un occhio sulla finestra dove c’è un’ottima vista del concerto. Thomas camminava in Via Etna con i suoi genitori, quando in un vicolo rivide l’anziano uomo dagli occhi blu. Thomas si avvicina, lo guarda dritto negli occhi e lo riconosce. È proprio lui.
Era l’uomo che stava davanti al negozio “i colori della Sicilia”.
– “Qual è il tuo nome?” – chiese Thomas.
– “Ennio!” – rispose l’anziano uomo.
– “Ennio, io mi chiamo Thomas. Tu, puoi aiutarmi forse? Vorrei andare a trovare il mio migliore amico. Lui sta dormendo adesso e non può sentirmi, ma vorrei tanto portargli quest’aria di festa, queste luci e il rumore della gente”
– “Thomas, certo che posso aiutarti. Tu credi nella magia?”
– “Beh, sì” disse Thomas con il cuore che gli batteva forte dentro il petto.
Proprio mentre Thomas si stringeva dentro il suo cappotto, sente muovere attorno a sé un morbido vento, sinuoso e luminoso che lo spinge verso il porto di Catania dove nota attraccate diverse barchette. Una di queste si sganciò e cominciò ad indietreggiare posizionandosi con la passerella sulla banchina quasi a raggiungere Thomas.
Il piccolo Thomas sospinto da questo sinuoso vento arriva sulla piccola imbarcazione e vede attorno a sé delle lucciole luminose. Meravigliato da ciò che stava accadendo non ha esitato a salire su una barchetta che con voce gentile gli chiese di salire a bordo. La piccola barca inizia a sollevarsi dal mare su un fascio luminoso e scintillante, arrivando quasi a toccare il cielo di un intenso blu notte. Thomas vede rimpicciolire le stradine sotto di lui e la numerosa folla che si stava formando per assistere al concerto. Vede la gente col naso all’insù incredula per ciò che stava accadendo, pensando che si trattava di un effetto scenografico per il Concerto di Capodanno. Ennio, dal vicolo lì sotto, alza il bastone puntandolo verso la barchetta.
Quel bastone che fino a quel momento lo aveva usato come appoggio per camminare, adesso lo usava come una bacchetta magica, come un direttore d’orchestra, e disse: “Vai Thomas, chista jè na meravigglia tutta catanisi!”
Dal mare si accendono i giochi pirotecnici, si sentono botti uno dietro l’altro, le luci colorate toccano il cielo, si sentono i fischi prima che un nuovo cordone di luce esplode dritto verso l’orizzonte. È il Via al concerto di Capodanno. Thomas si regge forte sulla barchetta. Sente il vento freddo sul suo viso. Inizia il suo viaggio verso L’amico, attraversando piazza Duomo di Catania, giunge fino a Palazzo Biscari: Uno dei palazzi barocchi più imponenti della città. Poi fa un giro intorno al Castello Ursino. Un altro attorno al Monastero dei Benedettini. Si avvicina alle vetrate al Teatro Massimo Bellini dove si sta tenendo un magico concerto di musica classica. Con la sua barchetta magica passa sopra il Palazzo degli Elefanti, la Chiesa di San Nicolò l’Arena, il Palazzo Valle, la Chiesa di San Giuliano e l’Anfiteatro Romano.
Infine mentre sorvola le meraviglie di Catania durante la notte di capodanno sotto quel fascio luminoso che muoveva la sua imbarcazione vede a distanza una grande struttura scura con tutte le finestre chiuse.
La barchetta fa un giro attorno a questo imponente palazzo avvolgendolo di luce e piccole gocce di acqua azzurra. Luca è proprio lì, al quinto piano. Thomas lo vede dalla finestra, era coricato sul suo lettino. La sua stanza era buia, si intravedeva solo una debole luce verde provenire da un macchinario acceso. La barchetta si ferma davanti la finestra di Luca e srotola la passerella fin dentro la stanza facendo entrare Thomas. La stanza si illumina di azzurro, le goccioline di acqua formano un movimento ondulatorio che raggiungono gli occhi e le orecchie di Luca fino ad entrare nei suoi sogni e illuminare le tenebre del
suo sonno profondo,
Thomas accarezza la sua mano mentre le goccioline avvolgono il lettino, si sente in sottofondo il mormorio di persone, le risate, in lontananza si sentono anche le voci dei bambini che giocano, in fondo alla stanza si sente la voce dei cantanti in Piazza Duomo. È festa anche per Luca che sospira e muove le sue labbra accennando un piccolo sorriso, mentre fuori dalla sua finestra la costa è sovrastata da luci colorate dei fuochi d’artificio che illuminano il cielo.
Il capodanno di Luca sarebbe potuto essere diverso se sono quell’autista fosse stato più attendo a rispettare i limiti e i segnali stradali. Rispettate le regole della vostra città. Evitate i fuochi d’artificio per non spaventare gli animali domestici e selvatici.
Divertitevi responsabilmente a capodanno. Buon Anno a tutti voi da Thomas.