Feste Religiose, Pasqua in Sicilia

Venerdì Santo a Pietraperzia

Siamo a Pietraperzia, il “rito” che andremo a raccontare, è unico e irripetibile. Qui, giungono spesso da varie parti di Italia e del mondo, per vedere questa “montagna” che cammina e si snoda per le strade del paesino ennese.

“Lu Signuri di li fasci”, del Signore nell’urna e della Madonna Addolorata sono i protagonisti indiscussi di questo rito. Oltre al suo aspetto intrinseco e intimo di pietà popolare, il Crocifisso è anche spettacolarmente scenografico per certi punti di vista. Infatti “lu Signuri di li fasci” è composto da una trave di legno di cipresso, terminante a croce, alta quasi 10 metri.

 

 

Questa immensa trave viene portata all’esterno della chiesa del Carmine e, mentre il sole tramonta, viene lasciata in posizione orizzontale. Nello stesso istante i fedeli si avvicinano alla croce e cominciano ad annodare alla base dei piedi del Cristo numerosissime fasce di tela di lino bianche di oltre 30 metri, ma ancora arrotolate. e della larghezza di circa 40 centimetri.

Poco prima, presso la chiesa del Carmine stessa, un componente della confraternita è impegnato tutto il pomeriggio a stendere, sul corpo del Crocifisso, dei nastrini rossi, detti “misureddi”. Essi così benedetti, vengono, legati dai fedeli all’avambraccio o alla caviglia. Manca davvero poco all’inizio della processione, e il clima di attesa sale.

Pasqua a Pietraperzia
Foto di Minglino Massimo

Si legge negli occhi degli abitanti di Pietraperzia un’emozione incredibile. É posto in cima alla croce, il Crocifisso antico e miracoloso. Tutte quelle fasce sono lì a testimonianza di miracoli, richieste, ricordi di chi non c’è più. Siamo al momento più sentito: il meraviglioso e ritmato passaggio del Crocifisso da una mano all’altra dei confrati disposti a catena dentro la chiesa del Carmine.  Tutto ciò al fine di far pervenire il Crocifisso dal posto dov’è tenuto nel pomeriggio per la tradizionale benedizione di “li misurèddi”, fino all’esterno dell’ingresso della Chiesa dove già la croce è pronta per essere innalzata.

La folla è immensa. É arrivato il momento tanto atteso della spettacolare “alzata” della grande croce”.

“Pietà e Misericordia, Signuri”, senti gridare.

Ai piedi del Cristo in croce viene posto un globo a vetri colorati. É il mondo intero rappresentato con tutti i suoi continenti, con tutta la sua diversità! Cristo, dall’alto di questa montagna di “fasce”, sovrasta il mondo intero, perché da quella croce ne è padrone e signore. Seguono lu Signuri di li fasci la madre addolorata e il simulacro dell’urna.

Quel gigantesco monte Calvario attraversa le strade del paese. Si allunga, si restringe, si appiattisce e poi si allarga. Una gigantesca montagna che si adatta alle strade e al paese. in questa meravigliosa, ordinata e forte celebrazione, che oltre a destare meraviglia per il meraviglioso spettacolo che crea, lascia il cuore nel silenzio della pace per la devozione che qui, a  Pietraperzia, hanno in questo triste giorno.

Questo e tanto altro si trova nel nostro libro “La Pasqua in Sicilia, un itinerario storico, iconografico e religioso della Settimana Santa nell’isola.” 

Francesco Daniele Miceli

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