Vincenzo Vento, Castelvetrano
Luglio 1, 2022
Vincenzo Vento, 36 anni, era un ambulante di Castelvetrano e nella sua vita aveva sempre lavorato onestamente facendo tanti sacrifici per la famiglia.
Era riuscito ad aprire una nuova attività, un autosalone di macchine usate e durante il periodo estivo si occupava della gestione di un lido in località balneare Selinunte. Il 28 aprile 1984 a Selinunte (TP), Vincenzo chiese un passaggio alla persona sbagliata. Era l’ex sorvegliato speciale Epifanio Tummarello, ormai tenuto d’occhio dalla mafia come prossima vittima da eliminare.
Quel sabato mattina, la mafia non risparmiò il suo vero obiettivo: Tummarello. Ma questo costò la vita dell’innocente Vincenzo, trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Il killer Francesco Luppino, già condannato per mafia, beneficiò della legge sull’indulto per la quale veniva meno la condanna per il duplice omicidio avvenuto a Selinunte.
“Mio padre, dopo essere stato ferito, aveva implorato i killer di lasciarlo stare perché a casa c’erano i suoi figli piccoli che l’aspettavano ma non hanno voluto sentire ragioni.” La Figlia
I killer di quell’omicidio vennero arrestati e furono loro stessi a raccontare gli ultimi momenti di vita di Vincenzo, durante il processo. La sua famiglia ricorda con dolore il giovane Vincenzo.
Non possiamo che unirci al dolore della Famiglia. Vincenzo non ti dimenticheremo.