L’Olivo siciliano a Caltanissetta
Settembre 2, 2022
La Sicilia, essendo al centro del Mediterraneo, fu colonizzata da tantissime civiltà che lasciarono un segno tangibile anche nella tradizione agro-colturale. Le specie arboree introdotte sull’isola hanno trovato numerosi habitat, originati dalle differenze bioclimatiche, geo-logiche, pedologiche proprie della regione, e nei secoli vi si sono adattate dando origine alla grande biodiversità di specie e varietà, in grado di far divenire il territorio un vero e proprio topos unico. Tuttavia sono l’olivo e la vite le colture arboree più rappresentate nell’isola.
L’olivo è da sempre memoria del paesaggio siciliano sia con la forma selvatica (Olea europaea var. sylvestris, oleastro) sia con quella domestica (Olea europaea var. sativa). Le cultivar o varietà d’olivo della Sicilia descritte con certezza sono venticinque. Si stima però che molte delle risorse genetiche non siano state ancora del tutto studiate. Infatti, si stanno ancora osservando altri trenta genotipi che potranno costituire in parte il futuro dell’olivicoltura siciliana per la ricchezza dei caratteri sensoriale e per le proprietà nutrizionali e nutraceutiche dei loro oli.
Questa estrema frammentazione dell’olivicoltura siciliana corrispondono otto distinte aree che producono oli a Denominazione di Origine Protetta. Ognuna di esse, con una base varietale degli olivaggi che la rende unica e irripetibile anche a livello regionale. Al centro della Sicilia, a Caltanissetta si producono olii con il 70% delle cultivar Tonda Iblea, Moresca, Nocellara del Belice e il 30% con cultivar Carolea, Giarraffa, Nocellara Etnea, Nocellara Messinese, Biancolilla, Coratina.
Questo olio si distingue dagli olii di altri areali per determinate caratteristiche organolettiche, quali: il colore che passa da verde a giallo paglierino con riflessi verdognoli. L’odore fruttato di media intensità con eventuale sentori di erba fresca. Il sapore lascia una sensazione di amaro con intensità leggera e di media piccantezza. Inoltre ha un’acidità massima totale minore o uguale a 0.5% (espressa in % di acido oleico). Determinati sono anche i fattori naturali ossia il clima, il territorio e il terreno.
Gli uliveti vegetano ottimamente in un comprensorio altimetricamente esteso all’incirca tra i 150 ai 700 m s.l.m. Il clima della zona è tipico dell’area mediterranea, caratterizzato da inverni miti e piovosi e da estati calde ed aride. Infine il terreno dei colli Nisseni è fortemente acclivio, ricco di scheletro e povero di strato superficiale coltivabile. Sebbene l’UE abbia riconosciuto 6 D.O.P. al territorio siciliano che riguardano la produzione di oli, la D.O.P. «Colli Nisseni» nonostante rispetti i parametri elencati dalla proposta di Disciplinare di produzione è ancora in fase di riconoscimento da parte del MiPAAF.
Nel frattempo conviene gustarlo su una fetta di pane appena sfornato.
One comment on “L’Olivo siciliano a Caltanissetta”
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