Curiosità Siciliane

L’origine degli Spaghetti

Hai fame? nessun problema! Oggi proviamo a stabilire l’origine di un piatto come la pasta ed  in particolare gli Spaghetti. Molto diffuso e consumato, in tutto il mondo, ma soprattutto tra il popolo siciliano. Il termine pasta deriva dal tardo latino e a sua volta proviene dal greco paste, con cui si indicava una “farinata”,  ricavata da vari cereali pestati, con l’aggiunta di acqua.

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Foto di Stefan da Pixabay

Conosciuta dai Romani dell’età imperiale con il nome di lagana (frittelle), la pasta infatti, nel più antico trattato europeo di gastronomia, pervenuto fino a noi, l’autore ci fornisce la ricetta di frittelle dolci a base di semolino e miele. Sebbene sia i Greci che i Romani conoscessero i cereali e li usassero, non riuscirono a realizzare la pasta come noi oggi la intendiamo.

Tra la caduta dell’Impero Romano e l’avvento degli Arabi, i siciliani inventarono la pasta alimentare. La prima tipologia di pasta furono i Maccheroni, il cui etimo deriverebbe dal latino maccu,  maccare cioè schiacciare. Secondo altri potrebbe derivare dall’arabo mu-karana(tun) che significa mettere in parallelo e indica un’azione ripetuta.

Se accettiamo l’idea che l’origine dei maccheroni appartiene più o meno al periodo della dominazione musulmana, e che gli artefici di tali invenzioni furono i siciliani, non appariremo troppo patriottici, anche perché supportati da validi documenti storici, nell’affermare che, ancora una volta, proprio ai siciliani si debba ricondurre la nascita degli spaghetti.

Fu il geografo arabo Edrisi, nel 1154 nell’opera “Kitab-Rugiar” (Libro di Ruggero) a parlare di itriya cioè, nel dialetto siciliano di tria, una specie di spaghetto molto sottile, cosi come riportato:

“A ponente di Termini Imerese vi è l’abitato di Trabia, sito incantevole, ricco di acque perenni e mulini, con una bella pianura e vasti poderi nei quali si fabbricano vermicelli in quantità tale da approvvigionare, oltre ai paesi della Calabria, quelli dei territori musulmani e cristiani, dove se ne spediscono consistenti carichi”.

Ancora oggi in Sicilia i capellini d’angelo si chiamano  tria. Probabilmente i siciliani nell’inventare gli spaghetti si ispirarono all’itria, ma l’utilizzo di una differente tecnica e differenti ingredienti portò ad un prodotto nuovo. E con questa dimostrazione risulta chiaro che l‘introduzione degli spaghetti in Europa non era dovuta al viaggio di Marco Polo in Cina, poiché costui nacque cento anni dopo che Edrisi  raccontò al mondo l’esistenza dei vermicelli siciliani.

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Foto di joshuemd da Pixabay

Questi due tipi di pasta, maccheroni e spaghetti,  vengono utilizzati per la realizzare piatti tipici della Sicilia ma con qualche influenza araba. Ad esempio la pasta fritta alla siracusana, si tratta di una frittura di capellini, tria, lessi al dente e cosparsi di miele e cannella; l’altro sono i maccheroni chi sardi, e dove figurano tra l’altro ingredienti tipici della cucina arabo-siciliana, la passolina, i pinoli e lo zafferano.

In qualche località del Palermitano, si può gustare la trya bastarda e lenticchi. Si tratta di un tipo di spaghetti di grosse dimensioni rispetto ai vermicelli conosciuti dagli arabi.

Nel territorio catanese, ci sono gli spaghetti alla Norma. Una pasta condita con la salsa di pomodoro fresco tagliata a pezzi, la ricotta salata ed informata grattugiata, le melanzane ed il basilico. Si tratta di un omaggio di Catania al capolavoro del celebre compositore Vincenzo Bellini: la Norma.  Tuttavia sappiamo che il pomodoro è stato introdotto in Sicilia intorno all’800. Infatti era considerato fino alla fine del Settecento un frutto insignificante e addirittura velenoso.

Non ti è venuta fame?

 

Andrea Barbaro Galizia

2 comments on “L’origine degli Spaghetti

MIMMOQUARTARONE

Gli spaghetti alla Norma sono squisitamente favolosi. Specialmente quando li cucino io poiche’ in genere piu’ che spaghetti al pomodoro io preferisco pomodoro agli spaghetti. Non so se mi spiego !!!!!!

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