La Castellana di Catania, Vergine Maria del Monte Carmelo
Luglio 27, 2022
“Supra ‘nmunti cumpariu
di na neula adurnata
e sarà la Matri di Diu
di lu Carmini chiamata.”
Il 16 Luglio di ogni anno la chiesa cattolica fa memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Il monte Carmelo fu il luogo in cui il profeta Elia ricondusse il popolo di Israele al culto di Dio. Essa è meglio conosciuta come Madonna del Carmine. In ricordo del 16 luglio del 1251 quando la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre Generale dell’Ordine Carmelitano, Beato Simone Stock. Allo stesso concesse in dono lo ‘scapolare’ congiuntamente al ‘privilegio sabatino’. Trattasi della promessa della salvezza dall’inferno per coloro che lo indossano e la pronta liberazione dal Purgatorio il sabato successivo alla loro morte.
La Madonna del Carmelo è veneratissima in Sicilia. Da Palermo, in festa nel famoso quartiere Ballarò, ad Ispica di cui è patrona e in tanti altri centri dell’isola. “A Madonna do Carmunu” è particolarmente venerata a Catania, che la onora proprio il 16 Luglio di ogni anno con una sontuosa festa. In realtà l’intera città metropolitana solennizza la festa della Madonna del Carmelo ben cinque volte, nei vari rioni cittadini. Il cuore del culto carmelitano è certamente la Basilica del Carmine di Piazza Carlo Alberto. In pieno centro storico della città, tradizionalmente conosciuto come cuore della fiera cittadina. Questo Santuario venne edificato poco dopo il terremoto del 1693 che distrusse gran parte della città.
Il mese di Luglio è interamente dedicato alla Vergine. In particolare i primi quindici giorni quando la Madonna è esposta alla venerazione dei fedeli nella sua nicchia. Si dà il via alla tradizionale quindicina di preghiera. Il 15 luglio, vigilia della festa, è la Giornata dei Devoti della Madonna del Carmine. Nel pomeriggio dopo i Solenni Primi Vespri in onore della Beata Vergine e il Canto delle “Litanie” avviene il suggestivo rito della traslazione. Si da inizio alla processione del Simulacro della Madonna del Carmine all’interno della chiesa mentre il popolo intona la “Salve Regina”. La sua intronizzazione sull’altare maggiore. Il giorno della festa, dopo numerose messe, nel pomeriggio prende vita la Processione esterna del Simulacro della Madonna del Carmine. Ad essa partecipano dei Terz’Ordini e delle Associazioni mariane della città tra marce sinfoniche e sparo di moschetteria e giochi artificiali.
La statua è portata fuori dalla chiesa a spinta nelle vie dell’antico quartiere, da uomini e donne spesso a piedi nudi. Uno dei momenti più amati e caratteristici della processione è l’omaggio alla Madonna dei fedeli. Si svolge la “Calata dell’Angelo” che saluta il passaggio di Maria. Otto giorni dopo, così come è d’uso nel territorio etneo, l’ottava decreta la chiusura della festa. Si svolge l’esposizione del simulacro della Madonna sul sagrato della Basilica e lo sparo di tradizionali fuochi artificiali. Tutto ciò unito dalla tradizione tutta catanese dell’ ”arrusti e mangia”.
Il simulacro della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, attualmente venerato, è di origine tardo ottocentesca. Precedentemente era venerato un altro simulacro settecentesco, attualmente custodito nella chiesa di San Giuseppe in una frazione di Zafferana Etnea, di cui è compatrona.
La Vergine è portata solennemente per le strade di Catania su un artistico carro votivo sormontando una grande sfera. Questa rappresenta il globo terrestre ed è circondata da lumi e fiori. L’immagine sacra reca due corone d’oro e brillanti. Questi sono offerte dei cittadini catanesi. Si tratta di gioielli modellati dall’ oreficeria e gioielleria Russo. Una gioielleria fra le più attive e rinomate nel tempo. Tra i gioielli ci sono quelli donati dagli esponenti delle famiglie più in vista di Catania e provincia. Caratteristica della festa è l’offerta dei ceri votivi dei fedeli alla Madonna. Oltre che gli abitini marroni e gli scapolari utilizzati come segno devozionale e distintivo dei fedeli.
Molto forte è il legame tra la Patrona di Catania, Sant’Agata, e la Vergine del Carmelo, detta la “Castellana“, in quanto protettrice della città. La Vergine del Carmelo possiede tra le mani, infatti, le chiavi della città di Catania. Essa di fatto insieme a Sant’Agata Regina è Patrona della città.
La consacrazione della città alla Madonna del Carmelo in occasione dell’anno mariano del 1954, il 23 luglio. Non a caso un tempo il busto reliquiario e le reliquie della Martire Catanese entravano proprio dentro la chiesa carmelitana. Ciò avveniva durante il famoso giro esterno, la processione cittadina in onore della Martire Catanese il 4 Febbraio. Adesso è prevista una sosta dinanzi al sagrato, preceduta dalla rappresentazione del martirio della martire a cura della Parrocchia.
Conoscevi questa particolare festa? Raccontaci un po’!