Fauna Siciliana

La Cicogna Bianca

LaCicognaBianca

Ti è mai capitato di andare a Niscemi, un paese in provincia di Caltanissetta? Se ti dovesse capitare di andare fai attenzione ad una cosa, poco prima dell’ingresso ci sono dei tralicci dell’alta tensione alla cui estremità troviamo degli enormi nidi di uccello. Sai di cosa si tratta? Sono nidi di cicogne. Le famosissime cicogne che conosciamo sin dai nostri primi anni di vita grazie alla leggenda secondo la quale sono loro a portare i bimbi in fasce nelle case. Ma andiamo a conoscerla più da vicino.

cicogna
Foto di Helga Kattinger da Pixabay

La cicogna bianca è un grande uccello facilmente riconoscibile per il suo candido piumaggio prevalentemente bianco, con penne nere sulle ali. Gli adulti hanno lunghe zampe rosse e un lungo becco appuntito. Quest’ultimo di colore rosso, e con una misura in media  tra i 100–115 centimetri dalla punta del becco all’estremità della coda, con un’apertura alare di 155–215 centimetri.

Si tratta di un uccello carnivoro che si nutre di una vasta gamma di piccoli animali, inclusi insetti, pesci, anfibi, rettili, piccoli mammiferi e piccoli uccelli, che caccia a terra, tra la bassa vegetazione e nelle acque poco profonde. È un uccello monogamo, ma non si accoppia per tutta la vita. Entrambi i membri della coppia costruiscono un grande nido di bastoncini, che può essere utilizzato per diversi anni. Ogni anno la femmina può deporre una covata di solitamente quattro uova, che si schiudono in modo asincrono, 33-34 giorni dopo essere state deposte. Entrambi i genitori, a turno, covano le uova ed entrambi nutrono i piccoli dopo la schiusa. I piccoli lasciano il nido 58–64 giorni dopo la schiusa, continuano ad essere nutriti dai genitori per altri 7–20 giorni.

cicogna
Foto di  Mabel Amber, who will one day da Pixabay

In Italia la cicogna bianca nidifica fin dai tempi dell’antica Roma e già Virgilio e Ovidio raccontano dei nidi di cicogna che sorgevano sugli imponenti edifici della grande capitale dell’Impero. La cicogna bianca scompare dai cieli italiani nel XV secolo, probabilmente a causa di vari fattori primo tra i quali la modifica degli habitat naturali. Il suo lento ritorno comincia solo nel secondo dopoguerra, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso.

Ad oggi una delle colonie più grandi d’Italia si trova fra Gela e Niscemi. Nel 2011 la Lipu ha monitorato nella Piana di Gela 40 coppie, accertando la nascita di 70 nuovi esemplari. Oggi la cicogna bianca nidifica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna e ha ormai superato le 300 coppie nidificanti stabili, anche grazie ai progetti della Lipu e al prezioso lavoro dei suoi volontari nel monitorare questi splendidi uccelli.

Scopriamo insieme la curiosità che l’ha sempre resa famosa. Una delle credenze più diffuse sulle cicogne è che queste portino i bambini. Ancora oggi la cicogna in volo, con un fagottino legato al becco, è una delle immagini ricorrenti sui biglietti di auguri alle neo mamme. La spiegazione è molto semplice: un tempo, nelle case in cui era appena nato un bambino, veniva acceso il fuoco nonostante fosse già primavera, per tenere il piccolo più al caldo. Il comignolo caldo attirava le cicogne, che dunque sceglievano proprio quella casa per fare il nido.

 

Davide Farruggia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *