La Società Segreta delle Donne di Palermo
Ottobre 9, 2022
La nostra isola ha numerosi segreti e speciali aneddoti che raccontano tesori da custodire e tramandare. Oggi ti parlerò della curiosa storia della società segreta di donne di Palermo e della loro straordinaria chiesa privata.
La cosiddetta Nobile Congregazione Segreta delle Dame, sotto il titolo dell’Aspettazione del Parto della Vergine, risale agli ultimi anni del XVI secolo. Altra versione riporta notizie di Antonio Mongitore nella sua opera intitolata “Palermo divota di Maria”, al 1608. Non vi sono documenti relativi alla società segreta delle donne ma sappiamo che le Consorelle acquistarono i locali dalle suore dell’Origlione.
Le proprietà ecclesiastiche erano proprietà privata nel sud della Penisola, fino all’unità d’Italia. Le donne, appartenenti all’aristocrazia palermitana del tempo, nubili o anche sposate, si riunivano una volta a settimana, in particolare il venerdì. Esse svolgevano varie pratiche di culto. L’obiettivo della Congregazione era quello di accudire le partorienti di umili condizioni nel quartiere di Albergheria. Svolgevano opere di carità e, una volta al mese, pregavano “buona morte” per le consorelle defunte.
Nei periodi particolari come a Natale e in Quaresima, le Consorelle erano addirittura affiancate da un padre Gesuita. Venivano distribuiti alle puerpere indumenti da loro confezionati per i bambini e beni di prima necessità. La struttura della Congregazione era ben organizzata, una struttura religiosa di tipo monacale dove all’apice vi era una Preside o Superiora, eletta ogni anno tra le Consorelle, coadiuvata da due Congiunte, una chiamata di “man destra” e una “man sinistra”.
Nel 1798 i Reali Borbonici scapparono da Napoli per fuggire dalle truppe napoleoniche. Si rifugiarono in Sicilia e la Regina Maria Carolina, durante il suo soggiorno a Palermo, divenne Superiora. Da quel momento fino alla fine della monarchia, le regine in carica si alternarono per coprire questa importante posizione. Tra queste la regina Maria Adelaide D’Asburgo-Lorena, la regina Margherita di Savoia e la Regina Elena Petrovich del Montenegro.
Il luogo dove si incontravano le Consorelle tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento era l’Oratorio delle Dame o comunemente chiamato Cappella. Esso è situato in via Ponticello. Il portone d’ingresso è giacente su un portale barocco in pietra di Billiemi, su cui grava un medaglione in marmo bianco che ha inciso il monogramma mariano.
L’oratorio è costituito da antioratorio, aula e presbiterio rettangolare. Esso possiede aristocratiche decorazioni a stucco e affreschi, oltre a numerose opere pittoriche e arredi lignei accostati da suppellettili appartenenti a diverse epoche storiche. La Cappella delle Dame fu affrescata da Antonino Grano, uno tra i maggiori pittori e architetti attivi in Sicilia tra il XVII e il XVIII secolo, ed è stata dichiarata monumento nazionale.
Ci sono due curiosità sull’Oratorio che devono essere svelate. Tra le opere custodite pare vi sia una copia seicentesca su tela dello Spasimo di Sicilia di Raffaello, dipinto situato un tempo nella chiesa omonima palermitana e che oggi si trova al museo del Prado di Madrid. Alla base del rivestimento che copre la parte anteriore dell’altare si trovano alcune piastrelle di maiolica che mostrano l’immagine del Ponticello sotto il quale scorre il fiume Kemonia o Cannizzaro dall’arabo Haindrizzar, cioè “fonte stretto”, perché nasceva da un piccolo luogo nei pressi di Monreale.
Quella della Società Segreta delle donne di Palermo rimane un’affascinante storia da dover conoscere e approfondire cercando di trovare aneddoti nuovi.