La Strage di Passo Rigano, Bellolampo
Luglio 3, 2022
Verso il tardo pomeriggio del 19 agosto 1949, la banda mafiosa Giuliano mise a punto una vera strage, la Strage di Bellolampo. Questa era intesa a colpire la caserma dei carabinieri di Bellolampo, una piccola borgata situata a 10 km da Palermo.
In particolare, il piano del boss Giuliano era articolato su tre livelli: innanzitutto doveva fungere da esca allo scopo di attirare l’attenzione di quante più forze di polizia possibili, poi doveva seguire la strage dell’autocolonna sulla via del ritorno, infine era programmato l’assalto alle forze di polizia che da Palermo sarebbero accorse agli ordini del responsabile dell’Ispettorato della polizia di Stato e dell’arma dei carabinieri.
I banditi, dunque, piazzarono una grossa mina legata con un filo di ferro e attesero l’arrivo a Palermo dell’autocolonna formata da 5 autocarri pesanti e da 2 autoblindate per un totale di 60 carabinieri del XII Battaglione Mobile di Palermo.
Lo strappo al filo di ferro fece esplodere la mina nell’ultimo autocarro posto al comando del tenente Milillo. Molti carabinieri riuscirono a scappare, ma dieci rimasero gravemente feriti, mentre sette morirono durante l’esplosione.
La terza fase dell’agguato, fortunatamente, fu scampata. Le forze di polizia, che giunsero da Palermo, riuscirono ad evitare l’aggressione bloccandoli anticipatamente.
La strage di Bellolampo è una pagina nera della storia siciliana, poco nota agli italiani, ma esempio ancor oggi di legalità e sacrificio.
2 comments on “La Strage di Passo Rigano, Bellolampo”
Alba Baeli
Agosto 19, 2021 at 7:50 pmAll’indomani o quasi, della strage di Portella delle ginestre, era un assalto al potere legale… L’origine della mafia!
Trinidad Cortes
Agosto 20, 2021 at 4:13 pmNon la conoscevo questa drammatica storia