Letteratura Siciliana

Una Storia Senza Nome, Roberto Andò

Noi siciliani non siamo famosi per la nostra serietà soprattutto nelle conversazioni tra amici. E Chi non si sente nel proprio animo splendere un lato ironico? A farcelo notare è Roberto Andò, regista di origini siciliane.

E lo fa in uno dei suoi film di successo di stampo siciliano: “Una storia senza nome”. Il film è uscito nelle sale il 20 settembre 2018. Andò nasce a Palermo l’11 gennaio 1959. Incantato dalla scrittura e dallo stile di Leonardo Sciascia, sarà proprio lui a spingerlo a scrivere e a dedicarsi al giornalismo.

Roberto Andò
Roberto Andò

Andò collabora con alcuni dei più grandi nomi del cinema, come Federico Fellini e Francis Ford Coppola, che stimoleranno il regista siciliano nella scrittura teatrale e nella regia cinematografica. Robertò Andò molto spesso punta i riflettori sulla sua terra. Nel 1995, alla Mostra del Cinema di Venezia, presenta il suo primo lungometraggio, Diario senza date. Si tratta di un docu-film ambientato a Palermo, in cui si mescolano le confessioni di personaggi veri ed inventati. Confessioni necessarie per dare una chiave di lettura per esplorare la città e i suoi aneddoti.

In Una storia senza nome, lo sfondo è il medesimo. Siamo in una Palermo del 1969. Da poco ore i giornali e le tv nazionali parlano di un fatto di cronaca realmente accaduto: il furto della Natività di Caravaggio. La protagonista è Valeria Tramonti, interpretata da Micaela Ramazzotti, nonchè la segretaria di uno sceneggiatore di successo. Quest’ultimo è interpretato da Alessandro Gassman. La segretaria riceve da uno sconosciuto la trama di un film.

 

 

Il plot si mostra subito pericoloso, raccontando di una storia senza nome. Una storia che miscela risvolti misteriosi a quelli un po’ più ironici. La presenza di talenti italiani come la Ramazzotti, Gassmann, Renato Carpentieri e Laura Morante, garantiscono un’ottima riuscita del film. Suggerisco a tutti i lettori, agli amanti del cinema e ai più curiosi, di guardare questa storia che d’altronde, ha come scenografia la nostra capitale della cultura 2018, Palermo.

 

Andrea Barbaro Galizia

 

 

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