Tonnara Santa Panagia, Siracusa
Novembre 29, 2022
Oggi ti porto in provincia per conoscere una tonnara molto particolare. Sto parlando della Tonnara Santa Panagia. La storia della tonnara ha inizio nel 1100 e, dopo un periodo di totale silenzio, passa sotto l’autorità giuridica della Camera Reginale di Siracusa, in epoca spagnola.
Successivamente viene ceduta a differenti proprietari privati, a partire dal 1655. Oggi, i ruderi degli stabilimenti esistenti si possono far risalire al Settecento, probabilmente ricostruiti su un precedente impianto a seguito del famoso terremoto del 1693, che distrusse tutta la parte orientale della Sicilia. La Tonnara viene citata nel 1778 da Vivant Denon col nome di Santa Buonacia, durante una passeggiata per osservare i resti delle mura dionigiane. Sulla sua attività abbiamo poche notizie. La tonnara rimase in funzione sino agli anni cinquanta quando divenne pressoché inattiva a causa dell’introduzione della pesca al tonno con “reti volanti”, nonché per l’elevata concentrazione di industrie e raffinerie chimiche che stavano nascendo nell’area circostante.
Dopo il 1961, la tonnara cadde in disuso. Tuttavia, abbiamo la testimonianza che si sono effettuate almeno altre due calate di reti da pesca tra il 1965 e il 1970, con lo scopo di non perdere la licenza quinquennale rilasciata dalla Capitaneria di Porto.
Si stima che la tonnara utilizzasse mediamente 30 pescatori, e superando le 40 unità nei periodi di maggiore pescato. Oltre al personale dedito alla pesca del tonno, la comunità della tonnara di Santa Panagia era composta anche da un cappellano della chiesa adiacente dedicata a Santa Lucia e dai gestori di una piccola bottega di generi alimentari.
Ti piacerebbe visitare la Tonnara dopo un’eventuale restauro e ritornare a vivere quei profumi di una Sicilia ormai lontana nel tempo?