Castello di Pantelleria
Settembre 6, 2022
Il Castello di Pantelleria, erroneamente chiamato Barbacane, è un monumento realizzato in pietra lavica. Oggi sostanzialmente integro dopo una serie di restauri. La sua origini sono di epoca bizantina o araba, anche se esso è attestata con certezza non prima del XIII secolo.
Al castello viene spesso associato erroneamente il nome di “Castello Barbacane”. Ciò dovuto ad un errore nel trascrivere i beni demaniali dell’isola da parte di un funzionario governativo. Sembra che abbia confuso “Castello ed il suo Barbacane” con “Castello Barbacane”.
Il castello sorge sul vecchio porto di Pantelleria. Data la sua particolare posizione con le mura a strapiombo sul mare da un lato e rivolto verso il porto dall’altro, costituiva un baluardo a protezione dei traffici marittimi dell’isola. Secondo una planimetria del capitano Smith della Marina Britannica del 1839, il castello era l’elemento predominante della città murata.
Esso è costituito da quattro piani di cui uno quasi completamente interrato. Un nucleo centrale gravitante attorno ad un cortile di forma trapezoidale; bastioni a nord-ovest e nord-est, oltre ad un altro cortile ed una torre sul lato sud-est. Si entra nel primo cortile dominato da un passaggio superiore e superato il vecchio corpo di guardia si accede al cortile principale. Su quest’ultimo si affacciano diverse stanze e un passaggio che porta al bastione di nord-ovest dal quale si ha una splendida vista su tutto il porto di Pantelleria. Attraverso una delle stanze si può accedere alla torre circolare e alle vecchie segrete, che murate circa cento anni fa, costituiscono oggi l’elemento più significativo del castello. Dal cortile si giunge al primo piano tramite una scalinata che porta al “carcere per galantuomini” e ad un’altra stanza che era adibita ad armeria.
Al secondo piano vi sono una serie di ambienti piccoli ed uno grande. Attraverso uno di questi, si perviene al secondo livello di una torre cilindrica alla sommità del quale è posto un campanile con orologio a quadrante luminoso collegato a due campane. Una delle quali è datata 1750. Invece con la seconda scalinata si perviene alla “casa del Governatore” che comprende cinque ambienti alcuni dei quali fronteggianti la gradinata di accesso. A destra si trovano gli ambienti già destinati ad alloggio delle truppe.
Prima del restauro i pavimenti erano diversi l’uno dall’altro: in cotto, in cemento, ed in pietra lavorata o grezza. Durante il periodo di restauro si è ritenuto opportuno omogeneizzare la pavimentazione ed i nuovi pavimenti diventarono tutti in mattoni in cotto e pietra lavorata.
Sul lato sinistro del primo cortile vi è una torre detta di San Barnaba, toponimo derivante dal fatto che vi era il deposito delle polveri.