Fauna Siciliana

Podarcis siculus, la lucertola campestre

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I dinosauri si sono tutti estinti? Apparentemente no. In Sicilia abbiamo  avuto un “mini dinosauro”: la lucertola campestre (Podarcis siculus ).

Si tratta di un rettile della famiglia Lacertidae ed è uno dei sauri più diffusi in Italia. Una volta era considerata una specie tipica della Sicilia, ma in realtà la specie è comune in tutta Italia ed anche in altre parti del mondo. Nella nostra è presente in tutta la penisola, nelle isole maggiori e in gran parte di quelle minori. È rinvenibile in una vasta tipologia di habitat. Frequenta muri e pendii rocciosi soleggiati, spesso in vicinanza delle coste, aree urbane e rurali, fino a 2.200 m slm. Le sue dimensioni variano dai 15 ai 25 cm, compresa la coda.
Ha una colorazione molto variabile a seconda della sottospecie e delle popolazioni locali: il dorso è verde, verde-oliva o verde-brunastro, variamente macchiettato o striato; il ventre è biancastro o verdastro e presenta quasi sempre due macchie cerulee alla base delle zampe anteriori.

LucertolaTestaRossa
Lucertola Testa Rossa

Soltanto nell’isola Lachea e nello scoglio Madonnina (arcipelago dei Ciclopi ad Acitrezza) esiste una sottospecie endemica che si differenzia per la presenza di striature verde scuro sul dorso e di una macchia rossa sul collo. È infatti possibile ammirare questa creature soltanto in questo arcipelago situato a poche centinaia di metri dalla costa di Acitrezza. Il corpo è agile e snello e le zampe muscolose. Le sue dita, terminano con un artiglio che permette all’animale di arrampicarsi agilmente su ogni superficie ruvida.
I maschi adulti generalmente sono più grossi e possenti delle femmine. Alla vista di un pericolo, scappano velocemente e se catturate possono ricorrere all’autotomia, liberandosi della coda (la quale ricrescerà successivamente). Si nutrono principalmente di artropodi e occasionalmente anche di frutta matura. I maschi adulti sono territoriali.

La vita media del Podarcis siculus, la lucertola campestre, è di circa 10 anni. La maturità sessuale viene raggiunta dai maschi ad un anno di vita e dalle femmine a due anni. Gli accoppiamenti iniziano nel periodo primaverile. I maschi inseguono le femmine e le bloccano con un morso sul tronco sopra le zampe posteriori. Poi piegandosi su se stessi uniscono la loro cloaca a quella della femmina. A volte le femmine mature presentano i segni dei morsi dei maschi sul ventre, riconoscibili per la forma a “V”. Le femmine depongono dalle 2 alle 12 uova nella vegetazione fitta, in buche nel terreno o sotto i massi e tra luglio ed agosto nascono i piccoli.

Voi li avete mai visti?

 

Davide Farruggi

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