Vittime di Mafia

Rosario Pietro Giaccone, Monreale

“…fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio”. Medaglia d’oro al merito civile per Rosario Pietro Giaccone.

Rosario Pietro Giaccone era un carabiniere di 26 anni. Si arruolò nell’Arma come Carabiniere Ausiliario, tra il settembre 1979 e il settembre 1980 ha prestato servizio presso la Stazione di Palermo Falde. Il giovane carabiniere viene ucciso il 17 novembre 1986 in un agguato mafioso nel quartiere Albergheria di Palermo. Il movente sarebbe riconducibile a una vendetta legata ad un episodio verificatosi 6 anni prima. La giovane vittima, nel tentativo di sventare una rapina alla cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo, sparò contro il rapinatore, uccidendolo.

Quel bandito era nipote di Armando Bonanno, successivamente vittima della lupara bianca (locuzione giornalistica per indicare un omicidio di mafia attraverso l’uso della lupara, arma da fuoco tradizionalmente associata alle organizzazioni di stampo mafioso). Nel 1993 la Corte d’Assise di Palermo confermò la matrice mafiosa dell’omicidio di Giaccone.

Nel giugno del 2006 si attribuì la medaglia d’oro al valor civile alla famiglia Giaccone in ricordo del sacrificio del giovane Carabiniere. Dal 3 maggio 2014 l’asilo nido Venero della città di Monreale porta il nome del Giovane Carabiniere, affinchè possa essere un seme di legalità piantato nelle nuove generazioni.

Il sacrificio del giovane carabiniere Rosario Pietro Giaccone deve fungere da esempio per le giovani generazioni nel perseguire la via della lealtà e onestà.

 

Viviana Bonfirraro

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