Curiosità Siciliane

Lo scienziato che voleva sconfiggere la fame nel mondo.

Giacomo Albo possedeva la chiave per sconfiggere la fame nel mondo: da una manciata di chicchi sarebbe stato possibile ricavare quintali di grano. Quella che doveva essere la scoperta del secolo si ritrova ad essere boicottata.

Come mai? Perché non riuscì a concretizzare il suo progetto rivoluzionario, che avrebbe potuto capovolgere la grave realtà economica siciliana? Ritorsioni politiche, dato le sue idee socialiste? Oppure il suo progetto andava a distruggere alcuni monopoli locali con notevole riduzione del prezzo del grano? Nato a marzo del 1872 in provincia di
Cosenza, si trasferisce in Sicilia dove si laurea in scienze naturali presso l’università di Palermo, nel 1894. Nel 1902 insegnò a Modica nel Regio Liceo.

Albo conosceva i segreti di ogni specie vegetale, focalizzando la sua attenzione sulle piante vascolari, dotate di un sistema di vasi per il trasporto dell’acqua e dei sali minerali che le rende adatte agli ambienti aridi. Fu il primo a riuscire a coltivare in Sicilia piante esotiche, coltivò per primo il Fico D’India privo di spine e studiò il carrubo scoprendo il fiore ermafrodito e lo salvò dall’estinzione.

Fu il precursore della coltivazione biologica e della tesi della biodiversità. Giacomo Albo fu un intellettuale antifascista e per questo subì molte pressioni fino ad essere destituito dall’insegnamento e allontanato dall’università. Solo nel 1943 torna in politica, poiché nominato dagli alleati come commissario della citta di Modica per guidare la città verso la ripresa economica e democratica. Mori quasi centenario nel 1969.

Una figura misteriosa che ancora oggi si ricorda con numerosi eventi e mostre. L’allora presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, così lo ricorda :

<< UN DEMOCRATICO E UNO STUDIOSO, LIMPIDO ESEMPIO DI DIRITTURA MORALE E UMANA.>> .

Ma come mai le sue ricerche non furono mai sviluppate?

Andrea Barbaro Galizia

2 comments on “Lo scienziato che voleva sconfiggere la fame nel mondo.

Corrado Di Stefano

Ma come mai le sue ricerche non furono mai sviluppate?

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questa è una bella domanda a cui purtroppo non riusciamo a darti una risposta.

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